RONCOFERRARO – Tre uomini travisati, uno con una piccola torcia a squarciare il buio, sono stati ripresi dalle videocamere di sorveglianza di un villino del quartiere residenziale di via Marco Polo, alle porte del centro di Roncoferraro. Le immagini, risalenti alle 18.40 di domenica scorsa e già consegnate ai carabinieri della stazione locale dell’Arma, hanno subito fatto il giro tra gli abitanti, creando non poca apprensione ma anche un passaparola certamente efficace in termini di attenzione. I filmati mostrano i tre individui che dopo aver saltato la recinzione di una casa, cominciano a perlustrare il giardino con una tranquillità disarmante.
Qualche residente ha poi raccontato di averli visti, una ventina di minuti più tardi, mentre fuggivano a piedi in una via vicina. Dopo i furti compiuti negli ultimi dieci giorni tra l’Hinterland e l’Est Mantovano, registrati soprattutto a Curtatone, Pradello di Villimpenta (dove erano apparsi eloquenti volantini che intimavano ai ladri di fare attenzione «perché d’ora in avanti si sarebbe cominciato a sparare», ndr) e a Castel d’Ario, nondimeno nella zona di Roverbella e Marmirolo, è di nuovo allarme furti anche nel roncoferrarese. Solo pochi giorni fa, come avevamo riportato sul nostro giornale, era stata sventata in extremis un’intrusione nella frazione di Casale.
E guada caso nel pomeriggio di ieri è stato segnalato un furto in una villetta di via Vasco da Gama proprio a Roncoferraro. Sia come sia, torna la forte preoccupazione per i furti lanciato in queste settimane in varie aree della nostra provincia. Lo scorso sabato pomeriggio, la delinquenza aveva nuovamente preso di mira il territorio di Curtatone. Due i colpi messi a segno, entrambi nella frazione di Levata, precisamente in via Palladio e via Rubes. Tentativo fortunatamente andato a vuoto, invece, in via Guerra, località Montanara, dove il rientro prima del previsto dei proprietari aveva costretto i “topi” a darsi alla fuga.
Il ricorso a sistemi di sorveglianza attivati h24 non lascia comunque dormire sonni tranquilli e le persone cercano di placare, come possono, la paura per non dover passare la notte a occhi aperti. I commenti delle persone che abbiamo avuto modo di sentire convergono tutti nella stessa direzione: massimo rispetto per il lavoro delle forze dell’ordine (che non smettono di sottolineare l’importanza di una proficua collaborazione tra residenti e carabinieri/poliziotti affinché segnalino, anche con chiamate al numero unico delle emergenze 112, persone estranee al quartiere in atteggiamenti che possano destare sospetti) ma sfiducia totale nel nostro sistema giudiziario-legislativo.
Matte Vincenzi