Asola – Successo per la “banconota-Covid” ideata dagli studenti del Falcone

ASOLA «Sono soddisfatto del lavoro svolto dai ragazzi con i loro insegnanti: anche in un momento così difficile come questo, la nostra scuola non si è certo tirata indietro». Sono le parole di soddisfazione ed orgoglio del dirigente del Falcone Giordano Pachera, alla notizia del superamento della prima fase interregionale del premio per la scuola “Inventiamo una banconota”, promosso dalla Banca d’talia e dal Ministero dell’Istruzione.
Il tema scelto per l’anno scolastico 2020-2021, è stato “Economia e società: gli insegnamenti della pandemia”. Gli studenti delle classi terze dell’indirizzo grafico, guidati dai professori Stefano Lastrucci, Andrea Bozzoli e Susanna Tomaselli, hanno realizzato il bozzetto di una banconota immaginaria che sviluppa una riflessione sugli effetti finanziari, economici, ambientali e sociali del Covid-19 sulla collettività, seguendo scrupolosamente le indicazioni operative per la realizzazione fornite dalla Banca d’Italia.
La banconota, corredata da una relazione accompagnatoria sul significato di ogni elemento in essa inserito, è stata spedita alla apposita commissione nel mese di maggio. In giugno si è formata la giuria selezionatrice dei bozzetti presentati dalle scuole dell’area regionale di appartenenza del Falcone (Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia). Componenti di spicco quali Simone D’Inverno (direttore della filiale di Aosta della Banca d’Italia), Vanda Sarteur (pittrice), Luciano Barisone (regista e critico cinematografico), Maria Cristina Ronc (archeologa e museografa, direttore scientifico del Museo archeologico regionale della Valle d’Aosta) e Marina Fey (sovraintendente agli studi Regione autonoma Valle d’Aosta) hanno analizzato, tra gli altri, i 41 bozzetti della sezione “Scuola di secondo grado” e tra questi scelti i primi tre da trasmettere, per la seconda fase, alla giuria di esperti del Servizio Banconote della Banca d’Italia.
Il percorso di selezione continua, la banconota del Falcone dovrà vedersela con altre diciassette a livello nazionale. «Non ci resta – conclude Pachera – che augurarle buon viaggio e di portare avanti i valori in essa contenuti, messi in risalto dai ragazzi che hanno vissuto in primis gli effetti della pandemia».