Basta traffico: ecco come sarà la tangenziale di Marengo

MARENGO (Marmirolo) – La Provincia di Mantova ha approvato il documento di fattibilità della tangenziale di Marengo per una spesa prevista di 7 milioni e 300 mila euro. Il progetto dell’infrastruttura, realizzato dall’Area tecnica di Palazzo di Bagno, in accordo con il Comune che ha effettuato i rilievi, è stato presentato l’altra sera alla cittadinanza, in una sala gremita nell’oratorio di Marengo.
«Si tratta di un intervento auspicato da anni e ritenuto urgente e richiesto dai cittadini – ha detto il sindaco Paolo Galeotti -. Opera onerosa per l’amministrazione, attualmente non cantierabile per mancanza di risorse finanziare, ma per la quale è già partita la ricerca di finanziamenti. Marengo, conta 460 abitanti e non si è spopolata rispetto a 10 anni fa. È un crocevia di strade importanti con problematiche non indifferenti di sicurezza – ha sottolineato il primo cittadino: la frazione, è infatti a metà strada dalla Goitese e collega Mantova e Verona. È attraversata anche dalla strada provinciale 21 che sale verso i colli e il Garda».
I dettagli costruttivi del progetto sono stati illustrati dal dirigente dell’area lavori pubblici della Provincia Antonio Covino: «La soluzione progettuale che verrebbe adottata definisce un tracciato di variante della Sp 17 che aggira a sud il centro abitato di Marengo, risolve l’intersezione con la Sp 21 con una rotatoria e sovrappassa il canale Cavo Molinella con un ponte a campata unica. Con una leggera variante la strada comunale Rotta si distaccherebbe dal sedime attuale e scenderebbe a livello del piano campagna sottopassando l’asta principale con un’apposita galleria artificiale».
Scelta progettuale ritenuta idonea dal tecnico rispetto alle altre due soluzioni presentate perché comporterebbe il minor consumo di suolo possibile e costi inferiori. Un lavoro di grande lungimiranza lo ha definito il presidente della Provincia Carlo Bottani: «Saremmo felici di poter iniziare un progetto che mette al primo posto la sostenibilità ambientale. È un impegno che abbiamo da tempo con la comunità: l’opera va sostenuta anche se non si realizzerà in tempi brevi». Per Gabriele Barucca, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Mantova, Cremona e Lodi, «i piccoli centri sono spesso ricchi di storia e di edifici di pregio come Marengo, e per questo vanno sempre valorizzati».
Da alcuni anni sul territorio è attiva l’associazione “Marengo vive”, che si fa promotrice a livello locale di iniziative di carattere sociale, culturale e sanitario.