Gestione centro polivalente di Porto Mantovano: “Chiarezza dal Comune”

PORTO – L’annuncio dell’Amministrazione di Porto Mantovano di trasformare l’area vicina al Drasso Park e alle piscine comunali – oggi destinata a parcheggio – in un centro polivalente da 260 posti rimovibili in base alle esigenze del momento continua a dividere la comunità locale. Nella suddetta area verrà infatti costruito un immobile composto da due corpi: uno dedicato a sala polifunzionale per ospitare iniziative al coperto (incontri, convegni, rappresentazioni teatrali e attività culturali), l’altro adibito a cucina a disposizione delle manifestazioni. Un’opera difesa strenuamente dalla giunta portuense, tanto che il sindaco  Massimo Salvarani  aveva definito «strumentali» le critiche sollevatesi in paese e sui social, ritenendo «non comprensibile il fatto che venga additata tale struttura, visto che la realizzazione della stessa va a colmare un vuoto culturale in un Comune da 16.600 abitanti». Tuttavia anche sul fronte politico non mancando le perplessità. «Come osservato dal nostro gruppo nell’ultimo consiglio – riferisce il consigliere di opposizione della Lega  Monica Buoli  – restiamo dell’idea che le somme impegnate per realizzare quest’opera mastodontica si sarebbero potute utilizzare per interventi più urgenti e utili alla cittadinanza». «Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per cercare di capire se i ritardi comporteranno o meno il pagamento di penali – fa notare il collega di partito  Andrea Bindini  -. Adesso vogliamo assicurarci che la struttura venga terminata in quanto la preoccupazione tra i cittadini è palpabile, ed è più che comprensibile. Va infatti ricordato che l’opera doveva essere finita entro l’agosto del 2019, un ritardo su cui chiederemo nuovamente delucidazioni. Per il resto rimane da capire chi e con quali modalità gestirà la struttura e, soprattutto, con che criteri si sceglierà di affidarla». Su questo punto si è soffermato anche il referente territoriale di Fratelli d’Italia  Salvatore Scalia : «Come avevo già avuto modo di dichiarare a inizio gennaio, sarebbe opportuno conoscere le intenzioni dell’amministrazione rispetto alla scelta del soggetto che sarà chiamato a gestire il centro polifunzionale». Rumors trapelati nelle ultime settimane indicherebbero che la scelta potrebbe cadere su associazioni di volontari. «Personalmente – insiste Scalia – ritengo che la gestione futura della struttura non possa prescindere dal coinvolgimento di imprenditori del settore veri e propri. Considerato che stiamo parlando dei soldi dei cittadini di Porto, mi auguro che la gestione sia assegnata attraverso un bando di gara alla quale devono partecipare soggetti con le credenziali per portare avanti una simile struttura».

Matteo Vincenzi