Investì la ex e un amico: 31enne a giudizio

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MANTOVA – Lei lo aveva lasciato e lui, come capita spesso, non si era rassegnato. Una sera della scorsa estate ha visto la sua ex in sella a uno scooter con il suo migliore amico e li ha investito di proposito. Questa la tesi della pubblica accusa nei confronti di L.G., 31 anni, che ieri è stato rinviato a giudizio per le accuse di duplice tentato omicidio, maltrattamenti domestici con l’aggravante della presenza dalla figlia minorenne e stalking. L’avvocato Arianna Tarocco, che difende il 31enne ha chiesto e ottenuto il processo di rito abbreviato condizionato dall’audizione di un proprio consulente, la cui perizia vorrebbe dimostrare che l’investimento rientrerebbe in una dinamica accidentale e non sarebbe stato quindi causato apposta. Sempre ieri c’è stata la costituzione di parte civile della 33enne ex convivente dell’imputato e della figlia della coppia, che oggi ha sei anni, con l’avvocato Arianna Monelli, e dell’amico che guidava lo scooter, assistito dall’avvocato Andrea Rossato, un 29enne che in seguito a quell’incidente ha subito l’amputazione parziale di un gamba. Il processo in camera di consiglio è stato fissato per il prossimo 2 luglio. Il fatto per il quale il 31enne si trova tutt’ora agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, è accaduto la notte dello scorso 27 luglio a Villa Poma. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, L.G. avrebbe investito volontariamente con la propria auto i due che erano in scooter, convinto che si fossero messi insieme, mentre è poi emerso che il 29enne stava semplicemente accompagnando a casa l’amica. Al 31enne viene contestato anche il reato di stalking, perché avrebbe perseguitato la ex dopo la fine del loro rapporto e di maltrattamenti in famiglia, che sarebbero invece avvenuti quando i due vivevano assieme, spesso in presenza della figlia minorenne.

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