Mozarc-Bellco, l’azienda conferma la disponibilità alla reindustrializzazione

BASSO MANTOVANO – Qualche passo avanti confortante: i sindacati si dicono abbastanza soddisfatti dell’incontro avvenuto al ministero del Made in Italy sulla questione Mozarc-Bellco di Mirandola (350 posti a rischio, molti dei quali di dipendenti residenti nel Mantovano) e ora guardano al 17 settembre, giorno in cui le parti siederanno nuovamente davanti al ministro Adolfo Urso. All’incontro erano presenti le rappresentanze nazionali e territoriali di Filctem Cgil e Femca Cisl, le confederazioni Cgil e Cisl nazionali e territoriali,il sindaco di Mirandola Letizia Budri, e l’assessore regionale Vincenzo Colla.
Al di là delle considerazioni generali, e della soddisfazione delle parti sociali che il percorso iniziato con l’incontro in Regione dello scorso 26 giugno stia proseguendo, cioò che hanno sottolineato Lisa Vincenzi (Filctem Cgil Modena) e Alberto Suffritti (Femca Cisl Emilia Centrale) è «la disponibilità dell’azienda di accettare di mettere a disposizione gli asset a un prezzo che favorisca l’ingresso di un acquirente con vocazione industriale appartenente al settore biomedicale, anche se fosse un’azienda concorrente». Molta attenzione è stata dedicata anche ai circa 50 lavoratori in somministrazione, Nidil Cgil e Felsa Cisl hanno ribadito che «è essenziale che non vengano cambiati gli accordi sottoscritti con le agenzie e che la vertenza per la reindustrializzazione tenga insieme tutte le realtà occupazionali oggi in forza nell’azienda e nell’indotto. Comprese le attività in appalto».