SUZZARA – Tornare alla vita nel cuore dell’emergenza che sta ancora attanagliando il nostro paese: la storia della piccola Antonella – la bimba di poco più di un anno di Suzzara colpita a dicembre da un male impietoso – sta conoscendo, dopo mesi di odissea a buio, una conclusione positiva. La piccola, ora sta meglio, a giorni di distanza dal trapianto di fegato cui è stata sottoposta all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei luoghi simbolo della lotta al Covid-19.
L’odissea di Antonella e dei genitori Domenico e Enza inizia ai primi di dicembre, due settimane dopo che la loro quartogenita (Antonella ha due fratelli e una sorellina più grandi) risulta affetta da quella che sembra essere una infezione; da tenere sotto controllo ma curabile. All’ospedale di Mantova arriva la sentenza che nessun genitore vorrebbe sentire: la bimba ha un tumore al fegato, per di più in una posizione non operabile. Da qui la corsa agli Spedali Civili di Brescia mentre, nel frattempo, inizia a partire una gara di solidarietà per la famiglia (che raccontiamo qui in basso) parallela alla notizia che il male ha colpito i polmoni della pove a bambina. I cicli di chemioterapia danno una timida speranza e la piccola viene trasferita, per un possibile trapianto, al nosocomio bergamasco. Lo scoppio dell’emergenza Covid-19 fa precipitare nuovamente i genitori nella disperazione ma un giorno esatto dopo l’inserimento della bimba nella lista d’attesa arriva la notizia che c’è un organo disponibile. Seguono sei lunghe ore di operazione e di comprensibile trepidazione per tutta la famiglia ma tutto va per il meglio. Ora la piccola dovrà sottoporsi ad un ultimo ciclo di chemioterapia ed è ancora, per motivi di sicurezza, in ospedale con i genitori (i fratellini sono a Suzzara con i nonni paterni) ma dopo un tunnel così buio ora si intravvede davvero una luce di speranza.
Nicola Antonietti