OSTIGLIA – «Un caso anomalo»: così la definisce Tea. Ma anche un caso per la cui completa risoluzione si prevede una spesa di 28 milioni di euro; decisamente poco sostenibile per tasche di moltissimi enti: queste è il drammatico risultato del vertice tenutosi martedì pomeriggio a Mantova sulla situazione del sistema fognario di Ostiglia messo a dura prova ad ogni nubifragio che, per alcuni quartieri, si è tradotto in vistosi allagamenti.
Il Comune era rappresentato dal sindaco Valerio Primavori, dal vice Omero Vinciguerra e dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Lorenzo Grecchi; insieme a loro il direttore di Tea Acque Manuela Pedroni e, per Ato i due membri del Cda Alessandro Sarasini e Mauro Trevisi e l’ingegner Francesco Peri.
Dai rilievi di fognatura, alla verifica degli sfioratori di piena, al rilievo delle stazioni di sollevamento, alla georeferenziazione ed identificazione degli allacci degli insediamenti produttivi, alla modellazione idraulica e monitoraggio della rete, il lavoro dei tecnici ha evidenziato una situazione molto complessa e compromessa del sistema fognario del territorio comunale; al punto che per risolvere ogni criticità sono stati stimati 28 milioni di euro. Gli attori interessati e coinvolti hanno così deciso di coordinarsi con regione Lombardia per il reperimento delle risorse necessarie. Gli interventi, nel tempo, sarebbero da programmare per fasi, e per priorità. I dettagli dell’analisi saranno illustrati ai consiglieri comunali in un incontro da concordare con i vertici Tea e Ato.