Pioppicoltura: futuro del settore da sviluppo economico e sostenibilità ambientale

MANTOVA – Mantenimento del territorio, capacità di sviluppo economico e assorbimento di gas fossili dall’atmosfera. Sono questi i tre caposaldi sui quali si basa, e si baserà sempre di più, il settore della pioppicoltura, analizzato nel corso del convegno “La pioppicoltura oggi, tra sostegni pubblici e rinaturazione”, in scena presso la sede di Confagricoltura Mantova. «Il settore è fondamentale per il nostro territorio – ha detto il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi – e rappresenta un’opportunità sotto tanti punti di vista. Sotto quello ambientale in primis, ma anche e soprattutto sotto quello economico, dal momento che la filiera è ben radicata ormai da moltissimi anni». Concetto ribadito anche da Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura, intervenuto in collegamento Zoom: «Oggi la filiera italiana del pioppo – ha detto – è riconosciuta come di assoluta eccellenza, a livello europeo e non solo. La materia prima italiana infatti è la migliore al mondo, e come Confagricoltura abbiamo sempre portato avanti grandi battaglie, per un settore vitale per la Pianura Padana. La pioppicoltura genera reddito e sviluppo, e deve dunque essere sempre più preservata». E per farlo occorre anche opporsi a progetti come quello della rinaturazione del bacino del Po: «Abbiamo fin da subito detto no – ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi – dato che eravamo di fronte a un processo incomprensibile di ritorno alla natura, basato su enunciati ideologici privi di alcun fondamento concreto. La pioppicoltura è un nostro fiore all’occhiello, facciamola tornare sovrana».