Ponte di San Benedetto, 135 giorni di chiusura (anziché 180) nell’estate 2026

SAN BENEDETTO PO  La chiusura totale del ponte di San Benedetto Po sarà di 135 giorni anziché 180 (ovvero 4 mesi e mezzo rispetto ai 6 che erano stati ipotizzati) e avverrà, salvo imprevisti, nell’estate del 2026, in un periodo che andrà dai primi di giugno alla metà di ottobre: questo è quanto emerso ieri nella riunione periodica che la Provincia convoca in Comune a San Benedetto per fare il punto della situazione sulla realizzazione del nuovo ponte. Confermata l’assegnazione provvisoria (in attesa di quella definitiva) a Toto Costruzioni dell’appalto per la realizzazione del tratto golenale del ponte e confermato anche il fatto che l’annata 2025 sarà interamente dedicata alla progettazione. All’incontro di ieri erano presenti Il presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani, il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna, il dirigente del Settore lavori pubblici della Provincia Antonio Covino, la dottoressa Gloria Vanz, l’ingegnere Luca Bondesani, il senatore Andrea Paganella (in collegamento video), il consigliere regionale Alessandra Cappellari, i rappresentanti del Comitato “Vogliamo il Ponte” Paolo Lavagnini, Manuela Braghiroli e Sandro Cavazzoli, il presidente di Confartigianato Mantova Lorenzo Capelli, i consiglieri di minoranza Luana Grossi e Andrea Zucca e il capogruppo di maggioranza Angelo Secchi. L’aspetto della chiusura è stato ovviamente quello più importante da trattare, e la Provincia ha precisato che – avendo la stessa Toto proposto una chiusura di 135 giorni anziché di 180, una penale intermedia è prevista qualora questo tempo non venga rispettato; per quanto concerne la progettazione, il presidente Bottani ha ricordato che quella definitiva sarà pronta a fine aprile 2025, che la conferenza di servizi sarà chiamata a esprimersi entro settembre e che la progettazione esecutiva sarà pronta prima di Natale 2025. Ognuno di questi passi sarà seguito da una riunione del tavolo a San Benedetto; i lavori partiranno nel 2026 a gennaio e dureranno 18 mesi. Per ora – ha ricordato Bottani – cronoprogramma rispettato e grande collaborazione tra le istituzioni.