MANTOVA Aveva salutato gli amici solamente poco prima, dove la via di montagna di divide: i quattro alpinisti che erano con lui avevano deciso di raggiungere la cima dell’Adamello, mentre lui aveva scelto di arrivare sul Corno Miller, che fa sempre parte del gruppo dell’Adamello. Ma mentre saliva, in solitaria, qualcosa è andato storto. Forse un piede in fallo, forse una distrazione: il 58enne alpinista di Viadana Daniele Terzi è precipitato per decine di metri, fino a schiantarsi alla base di un canalone. Il dramma si è verificato nella mattinata di ieri e il corpo, ormai senza vita, è stato trovato solo ieri nel primo pomeriggio dal soccorso alpino di Brescia, allertato dagli amici che non riuscivano più a mettersi in contatto con lui. I cinque alpinisti, tutti soci del Cai di Bozzolo e residenti in zona, avevano passato la notte tra venerdì e ieri al rifugio Gnutti, in comune di Sonico, nel Bresciano. Poi ieri mattina sono partiti all’alba per raggiungere le vette della zona, tutte oltre i 3mila metri. Giunti a un bivio, però, Terzi aveva deciso di raggiungere il Corno Miller; gli altri quattro la sommità dell’Adamello. Ed è proprio durante la salita del 58enne viadanese che si è verificato il dramma. Le ricerche sono state rese difficili anche dalla nebbia, presente pure nel momento in cui il gruppo era partito dal rifugio di montagna. Ora sull’episodio stanno svolgendo accertamenti i carabinieri della Compagnia di Breno e la guardia di finanza. Terzi, esperto di montagna e appunto socio del Cai di Bozzolo, era sposato e aveva due figli. Di professione era impiegato alla Seletti, azienda di Viadana che si occupa di articoli per la casa.