CASALMAGGIORE – I sindaci ci riprovano e scrivono all’assessore al welfare Guido Bertolaso di prendere in seria considerazione la possibilità di riaprire il punto nascite dell’ospedale Oglio Po. Un appello, quello dei primi cittadini, che arriva dopo l’apertura delle scorse settimane dell’esponente del Pirellone.
“Dato che l’ospedale Oglio Po ha standard e garanzie decisamente maggiori rispetto ad Asola e che anche l’ospedale di Guastalla, al quale si sono rivolte diverse partorienti dell’ambito Oglio Po ha visto la chiusura, crediamo ci siano le condizioni per tentare la riapertura, con richiesta di deroga al Comitato Percorso Nascite Nazionale”. Questo quanto si legge nella lettera inviata dai sindaci dell’ambito Oglio Po Casalasco Viadanese all’assessore al welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso.
Una nuova crociata, quella intrapresa dai sindaci, dopo che negli scorsi anni si erano fatti promotori di diverse iniziative in difesa del punto nascite, tra cui anche un ricorso al Tar, che purtroppo non ebbe l’esito sperato.
Una lettera, quella inviata, in cui si mettono nuovamente in evidenza le criticità emerse dalla chiusura del reparto maternità – chiuso lo ricordiamo, poiché non raggiungeva la soglia dei 500 parti all’anno richiesta dal Ministero – e dalla recente soppressione del medesimo reparto in altri nosocomi che erano diventati di riferimento dopo la chiusura dell’Oglio Po. Tutto ciò senza scordare che la chiusura del punto nascite di Casalmaggiore, evidenziano i sindaci, “ha comportato una drastica riduzione degli interventi ospedalieri relativi all’ambito ginecologico, contrariamente a quanto auspicato da Regione ed Asst”.