MANTOVA “Sono di Camporeale, vicino Corleone”. Con questa frase il 48enne arrestato dai Carabinieri di Mantova lo scorso 4 febbraio, si sarebbe presentato agli imprenditori agricoli della bassa mantovana, ai quali avrebbe posto in essere minacce e violenze, sarebbero stati obbligati a tollerare incursioni di greggi di ovini sui loro terreni, patendo gravi danneggiamenti alle colture, oltre che nocumento alle condizioni economico-finanziarie delle proprie aziende. La prostrazione psicologica degli imprenditori agricoli avrebbe loro impedito di denunciare i fatti per paura di violenze e ritorsioni.
Oltre alla misura cautelare eseguita dai Carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Mantova, coadiuvati dalle componenti di varie specialità dell’Arma, nella giornata del 4 febbraio sono state eseguite delle perquisizioni personali e domiciliari delegate nei confronti di 5 indagati.
Un 35nne residente a Boretto (RE) è staso trovato in possesso di 3,4 grammi di Hashish e di circa 3 grammi di Marijuana. Lo stesso è stato segnalato alla competente Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.
La perquisizione eseguita a carico del 36nne di Magnacavallo (MN) ha permesso ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare una carabina ad aria compressa, oggetto di furto nel 2012 nella provincia di Milano. Per tale motivo il soggetto è stato deferito alla Procura di Mantova poiché ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, del reato di ricettazione.
Durante l’operazione i Carabinieri hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, dell’azienda del soggetto arrestato, costituita di beni mobili ed immobili impiegati dallo stesso per l’esercizio dell’attività
pastorizia nelle province di Mantova e Reggio Emilia, ponendo sotto sequestro 2 edifici adibiti a stalle, 2 capannoni, 1 roulotte, 2.700 capi di ovocaprini, 4 trattori agricoli, 2 autocarri, 1 furgone, un escavatore e del denaro contante rinvenuto nella disponibilità dell’arrestato.
I militari, inoltre, hanno rinvenuto e sequestrato nell’abitazione del soggetto arrestato, 2 pistole scacciacani non denunciate. Inoltre veniva accertata la presenza di ulteriori 3 dipendenti stranieri non contrattualizzati, di cui 2 di loro irregolari sul territorio nazionale italiano. Per tale motivo l’arrestato è stato deferito, in ipotesi accusatoria, per lavoro nero e per l’impiego di manodopera clandestina, oltre alla detenzione di armi comuni da sparo.