BOZZOLO Una speranza, quella di rivedere la giovane Hanaa Bouchouata, che ormai sarebbe veramente appesa ad un filo: ieri a Ravenna è stato rinvenuto il corpo di una giovane donna tra i 20 ed i 30 anni. Sull’identità è ancora mistero anche se da diversi elementi sembrerebbe trattarsi proprio della 17enne scomparsa da Bozzolo: la certezza la darà il test del dna.
Sono ore di angoscia a Bozzolo dove si attendono notizie sulle sorti della giovanissima Hanaa. Se solo alcuni giorni fa, infatti, le speranze di rivederla in vita si erano in parte riaccese in seguito ad una, l’ennesima, segnalazione che voleva la ragazza avvistata su un treno della tratta Milano-Mantova. Ieri un nuovo incubo: a circa un miglio al largo del litorale nord di Ravenna una motovedetta della capitaneria di porto ha recuperato il corpo di una donna. Un notizia che subito ha fatto scattare le ricerche tra le persone scomparse nell’ultimo periodo nel tentativo di dare un nome al corpo, ormai irriconoscibile. Nomi tra i quali, purtroppo, è stato subito inserito quello della giovane Hanaa le cui ultime tracce erano state trovate a Casalmaggiore, nei pressi dell’attracco sul Po dove erano state trovate le scarpe, alcuni indumenti ed un biglietto (lettera che lasciava presagire un gesto disperato). Da lì, infatti, erano poi partite le ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco dalle cui ricerche non era, però emerso nulla. Poi alcune segnalazioni, mai confermate, da parte di persone che sostenevano di aver visto la giovane – l’ultima, come detto, a “Chi l’ha visto?” – ed ancora silenzio, fino a ieri, quando dalle acque del ravennate è riemerso un corpo che ora si trova nella camera mortuaria dell’ospedale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Sarà solo il test del dna a stabilire con certezza l’identità del cadavere, che sembrerebbe essere di una donna tra i 20 ed i 30 anni il cui decesso sarebbe avvenuto da almeno 5-10 giorni. Si attende il dna, dunque anche se dai primi elementi raccolti sembrerebbe molto probabile che si tratti di Hanaa: a dirlo sarebbero alcuni vestiti che pare la famiglia abbia riconosciuto e l’arcata dentale che sembrerebbe coincidere con quella della giovane scomparsa a Bozzolo il 16 aprile scorso.
