Troppa pioggia e tutta assieme. E l’agricoltura va in sofferenza

ALTO MANTOVANO La pioggia fa bene all’agricoltura, dice un antico adagio: ma quando – tralasciando eventi ancora più catastrofici – è troppa e soprattutto concentrata in pochissimo tempo può causare disagi se non danni che mettono a repentaglio la stagione agricola. Ne sanno qualcosa i coltivatori dell’Alto Mantovano (in particolare di Asola dove in un giorno sono caduti 150 millimetri di pioggia) ma anche di molte altre zone della provincia, come conferma Coldiretti Mantova.
L’associazione di categoria ha messo in luce, in particolare, il rallentamento nelle operazioni di raccolta del pomodoro, coltura che ha calendari di fornitura scanditi dai ritmi di lavorazione dell’industria e che risente molto di eventuali stop dettati dal meteo.
«Gli oltre 120 millimetri di pioggia caduti in tre giorni, pari alle precipitazioni medie del mese di agosto – commenta facendo una disamina su tutto il territorio provinciale Fabio Perini, presidente di Coldiretti Castellucchio – ha bloccato in diverse zone della provincia la raccolta di pomodoro. Attualmente sono state raccolte 1,7 milioni di tonnellate di pomodoro, pari al 45% del totale contrattato a livello nazionale». Alto Mantovano, per ora, il più tartassato, in una situazione generale non rosea: infatti come avverte Fabio Mantovani, presidente di Coldiretti Mantova, “le piogge insistenti hanno bagnato i terreni al punto da renderli difficilmente praticabili per alcuni giorni. A scontare ritardi è anche il mais, che proprio in questi giorni sarebbe stato trebbiato per ottenere la granella, così come meloni e angurie in pieno campo».