Villa Galvagnina, la conferma del Comune di Mantova: lavori al via forse in autunno

MOGLIA  – Potrebbero avere inizio già questo autunno i lavori di riqualificazione post sisma di villa Galvagnina, il palazzo rinascimentale gravemente ammalorato a seguito degli eventi sismici del 2012, situato tra i Comuni di Pegognaga e di Moglia. A darne conferma l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli, durante la presentazione, svoltasi nella serata di venerdì al teatro Mondo Tre di Moglia, del libro “La Galvagnina Vecchia, Villa Rinascimentale dell’Oltrepò Mantovano” dell’autore Vittorio Negrelli. Un lungo iter tecnico e burocratico che finalmente, come sta accadendo per altri immobili storici disseminati sul territorio e profondamente lesionati dal terremoto, vedrà presto la sua stessa conclusione. A tal riguardo, infatti, dovrebbe chiudersi nel giro di un mese la gara d’appalto volta ad affidare i lavori di recupero della struttura mentre – stando alle parole dell’assessore Martinelli – diverse sarebbero le imprese presentatesi alla gara e giunte in visita al cantiere della prestigiosa villa rinascimentale. L’importo complessivo dell’opera, che raggiunge la somma di circa 7 milioni e 150mila euro, risulta finanziato da Struttura Commissariale e per la cifra di 300mila euro da Comune di Mantova. Per quanto riguarda invece il futuro utilizzo, la partita è ancora aperta: l’intento, come confermato anche dal Comune di Mantova, è quello di mettere la villa a disposizione del territorio, sarà quindi di fondamentale importanza il ruolo giocato dai Comuni limitrofi e dal Consorzio Oltrepò Mantovano nella discussione e successiva decisione del futuro dell’immobile.
Durante l’incontro sono intervenuti oltre all’assessore ai lavori pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli e all’autore del libro Vittorio Negrelli, il sindaco di Moglia Claudio Bavutti, il sindaco di Pegognaga e vicepresidente del Consorzio Oltrepò Mantovano Matteo Zilocchi, il sub commissario alla ricostruzione post sisma Alessandra Cappellari, il consigliere regionale Marco Carra e il professore di storia dell’arte Fabio Cavazzoli.