CASALODO Non voleva sparare per ferire, ma voleva sparare solo per spaventare il 73enne Ottavio Telaroli, che stava caricando i cartoni del supermercato Peroni, dove lavora, nel compattatore. Questa, in buona sostanza, la giustificazione e la propria versione dei fatti fornita ieri mattina dal 54enne Massimo Volpi al giudice per le indagini preliminari nel corso dell’udienza di convalida degli arresti. E il gip Beatrice Bergamasco alla fine ha convalidato l’arresto, disponendo la misura dell’obbligo di dimora ad Asola.
Nel corso dell’udienza, che si è svolta nella tarda mattinata di ieri, Volpi ha confermato di aver fatto partire il colpo dalla propria carabina ad aria compressa. Ma, al contempo, ha anche spiegato che non aveva intenzione di ferire il 73enne che stava lavorando sul retro del supermercato. Voleva solamente spaventarlo. E così, come spiegato al giudice, il 54enne ha imbracciato la carabina e, mirando verso il basso, ha premuto il grilletto. Probabilmente la sua intenzione era quella di colpire il cassone del compattatore. Ma il pallino di piombo, invece, o di rimbalzo o in modo diretto è andato attingere il 73enne, ferendolo al polpaccio destro.
A quanto sembra il 54enne sulle prime nemmeno si sarebbe accorto di quanto accaduto, ovvero del ferimento dell’anziano dipendente del supermercato. Tanto che subito dopo aver fatto fuoco, sarebbe rientrato nella villetta, lasciatagli in eredità dai genitori alcuni anni fa e dove si reca dopo il lavoro per riposare un po’ prima di tornare ad Asola. Ma, pochi minuti dopo, la precipitosa uscita dalla villetta, all’arrivo dei carabinieri e dei sanitari del 118. E, seduta stante, resosi conto di quanto si era verificato solamente poco prima, il 54enne di Casaloldo ha ammesso di aver fatto partire lui il colpo con la carabina.
Successivamente, come noto, l’applicazione dello stato di fermo con le accuse di lesioni e detenzione di arma illegale e ieri mattina, difeso dall’avvocato Carlo Pegoraro, l’udienza di convalida degli arresti, con conseguente convalida e obbligo di dimora nella propria abitazione di Asola, come disposto dal giudice per le indagini preliminari. Il 54enne, poche ore dopo il ferimento, incrociando nella caserma dei carabinieri di Castel Goffredo il 73enne ferito e da poco dimesso dall’ospedale, gli aveva chiesto scusa.
Nel frattempo ora proprio i carabinieri, che si stanno occupando delle indagini, stanno eseguendo alcuni rilievi sulla carabina. L’uomo infatti avrebbe acquistato l’arma ancora alcuni anni fa su internet in un paese straniero, con l’obiettivo di usarla per scacciare piccioni e animali dello stesso tipo.