LEVRIERO IRLANDESE IRISH WOLFHOUMD
Origini e storia Questa razza ha origini molto antiche e questo rende difficile risalire precisamente alla sua nascita. Grazie ad alcuni scritti, però, è stato possibile stabilire che esistesse già nel 273 a.C. Il Levriero Irlandese era già noto all’epoca del Console Romano Quinto Aurelio, che nel 391 d.C. ne possedeva sette. Cani di questa razza, così come di altre, venivano usate, per spettacoli all’interno del Circo Massimo. La prima testimonianza di questi cani in Irlanda risale al V secolo nella “la saga di Niall”, il più noto capolavoro della letteratura islandese del Medioevo. Nel XVII secolo i Levrieri Irlandesi divennero nuovamente popolari anche al di fuori dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda e in questo periodo molti esemplari vennero esportati, rischiando così però l’estinzione della razza nei territori d’origine. Per questo motivo, nel 1652 venne emanata una direttiva che ne vietava il trasporto e l’esportazione. Fu il capitano scozzese George Augustus Graham che verso la metà dell’Ottocento raccolse gli esemplari rimasti e per ben 23 anni si impegnò per ottenere la pubblicazione del primo standard di razza. In questo periodo i Levrieri Irlandesi vennero incrociati con i Borzoi, gli Alani e i Deerhound.
Al giorno d’oggi in Irlanda questa razza viene quasi venerata e appare come simbolo, tra le altre cose, sulle ceramiche, sui Whisky e sui francobolli nazionali. Caratteristiche fisiche Si tratta di un cane di taglia gigante, con un corpo solido che può superare anche gli 80 centimetri di altezza e i 50 chilogrammi e con il caratteristico muso allungato tipico del Levrieri. Si caratterizza per il pelo ruvido e duro sul corpo, arti e testa. Il manto tendenzialmente è di color grigio, nero o bianco. Motivazioni e predisposizioni caratteriali Il Levriero Irlandese, o Irish Wolfhound, è un cane da caccia di origine irlandese In passato venivano utilizzati per la caccia agli orsi, ai cinghiali, ai cervi e soprattutto ai lupi, impiego da cui ha derivato il nome. Sia da un punto di vista fisico che comportamentale questi cani sembrano più dei molossi che dei levrieri. Rispetto alle altre razze del gruppo 10, gli Irish Wolfhound si approcciano all’ambiente che li circonda con un’attitudine decisamente meno timorosa.
Una cosa che accomuna sia i molossi che i levrieri è la passione per le superfici morbide ed il riposo. Come ogni cane di stazza gigante è molto più gestibile in casa rispetto a ciò che la dimensione possa fare pensare. Curiosità Si narra che nel XIII secolo, Llewelin, principe del Galles del Nord, uccise il suo Levriero Irlandese perché era convinto che avesse aggredito suo figlio ancora in fasce, per poi doversi ricredere, scoprendo che lo aveva protetto e nascosto dai lupi. A partire da quel momento, secondo la leggenda, il principe Llewelin non sorrise mai più, perché distrutto dal rimorso e dalla vergogna di non essersi fidato del suo cane. La città Beddgelert trae nome dalla leggenda, visto che il nome significa “tomba di Gelert” in lingua gallese: nella località si trova infatti la tomba e una statua dedicata al cane valoroso. Altro Wolfhound degno di nota è Seamus, che ha marciato al Trooping the Colour, durante la parata militare in onore del compleanno ufficiale della regina Elisabetta II d’Inghilterra. Il Levriero irlandese infatti è la mascotte delle Guardie Irlandesi che hanno ovviamente partecipato alla Queen’s Birthday Parade essendo parte della Guards Division, uno dei due reggimenti di fanteria dell’esercito britannico.
LEVRIERO SCOZZESE DEERHOUND
Origine e Storia Il Deerhound è una razza molto antica, come testimonia una terracotta romana del I secolo, rinvenuta presso Argyll, a Nord di Glasgow, che raffigura un un Levriero dal pelo ispido, molto simile ai soggetti appartenenti a questa razza al giorno d’oggi. Il reperto è oggi esposto al Museum of Scotland di Edimburgo e raffigura una scena di caccia al cervo.
Gli esperti ritengono che le popolazioni scozzesi dei Pitti e degli Scoti si siano serviti per secoli di cani di grandi dimensioni simili agli odierni Levrieri Scozzesi per cacciare gli ungulati e, in particolare, i daini e i cervi. Ciò è dimostrato anche da un altro reperto (risalente al VII secolo), chiamato Pietra di Hilton of Cadboll, dove viene ritratto un enorme cane dal pelo ispido. Nel Medioevo questa razza poteva essere di proprietà solo dei nobili. La diffusione del Deerhound subì poi una rapida diminuzione nel XVIII secolo quando, con la diffusione delle armi da fuoco, si cominciò a cacciare in maniera diversa e valorizzare cani più piccoli e agili. Fu poi il Barone di Colonsay, Duncan McNeill che, nel 1825 tornò ad interessarsi di questa razza, impedendone così la scomparsa. Nello stesso periodo storico, il Deerhound venne anche trasferito in Australia, dove venne utilizzato a lungo per la caccia al canguro e al cinghiale.
In America Settentrionale, invece, venne a lungo sfruttato per la caccia al lupo. In Italia sono cani estremamente rari e, infatti, secondo il registro delle razze di Enci, nel 2021 sono stati solo 7 i nuovi soggetti registrati. Motivazioni e predisposizioni caratteriali Il Deerhound è un cane molto attivo, che presenta molte più caratteristiche in comune col gruppo di appartenenza rispetto al “cugino maggiore” di cui sopra.
Per via del suo aspetto imponente, per la tendenza ad avvisare dell’arrivo di sconosciuti e per l’abitudine di reagire rapidamente agli stimoli in movimento, il Deerhound viene considerato, al giorno d’oggi, anche un cane adatto alla guardia, ma non è certo questo il motivo per cui adottarlo. Aspetto fisico Ciò che distingue maggiormente il Deerhound dagli altri levrieri, è il caratteristico pelo ruvido e la dimensione leggermente più grande.
Lo staff del Centro Cinofilo “Corte Tosoni”