MANTOVA – È stata accolta a Mantova in questi giorni la comitiva di ciclisti che ha percorso l’itinerario della Ciclovia di Sant’Andrea, giunta alla quarta edizione. Partito da Calalzo – la “porta” del Cadore dei pellegrini che dalla Carnia erano diretti a Mantova – il gruppo in sei giorni ha ripercorso in bici il tragitto intrapreso da Carlo Magno che, da poco incoronato imperatore, era calato a Mantova per onorare la reliquia del sangue di Cristo, rinvenuto in occasione della miracolosa, prima “inventio” dell’anno 804. Dobbiaco, Bressanone, Bolzano, Trento, Riva del Garda e infine Mantova attraverso sei province (Belluno, Bolzano, Trento, Brescia, Verona, Mantova): un pellegrinaggio dalla lunghezza paragonabile alla Passau-Vienna-Bratislava, la ciclovia più famosa d’Europa, ma con una motivazione religiosa profonda. Non a caso, la mattina del 25 agosto la delegazione è stata accolta sulla gradinata di Sant’Andrea da Giorgio Saggiani, priore della Compagnia del Preziosissimo Sangue, accompagnato nell’occasione da Giorgio Moreno Piccinini che il prossimo 14 settembre gli succederà nella carica. Nel suo saluto, Saggiani ha rimarcato come 25 grandi personaggi tra imperatori e papi (da Leone III a Giovanni Paolo II) abbiano reso omaggio alla reliquia più importante della cristianità, raccolta da Longino ai piedi della croce sul Golgota, e portata a Mantova. La Compagnia del Preziosissimo Sangue, di cui si hanno notizie già intorno all’anno 1000, è stata ricostituita nel 2013 e ha come carismi, recentemente ribaditi dal vescovo Marco Busca, la custodia della reliquia e la testimonianza che proprio su di essa è sorta la diocesi di Mantova. La comitiva si è poi spostata all’interno della basilica, vera meta del pellegrinaggio: qui don Renato Pavesi ha invitato i presenti a “inginocchiarsi e adorare il prezzo della nostra redenzione”, come recita la lapide dell’ottagono che veglia sulla cripta.