Basket A2 femminile – San Giorgio in crisi nera: anche il Costa Masnaga sbanca il PalaSgu. Quarta sconfitta di fila

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Mantova Di male in peggio. La gara con il Costa Masnaga doveva segnare la riscossa del MantovAgricoltura dopo tre sconfitte consecutive, e invece è arrivata anche la quarta, ancora una volta con un passivo ragguardevole (51-68), a certificare una crisi di gioco, prima ancora che di risultati, che non sembra avere fine.
La cronaca. Il San Giorgio parte contratto (0-6), ci mette tre minuti a trovare la via del canestro (con Togliani) e a metà del primo quarto è sotto di 9 (2-11). Poi finalmente si scioglie, infila un parziale di 10-0 e mette la testa avanti sul 12-11. Orazzo dalla lunetta firma la nuova parità a 14 e la tripla di Bottazzi consente alle virgiliane di chiudere la prima frazione con un vantaggio minimo, 17-16. I canestri di Labanca e Dell’Olio stappano il secondo periodo (21-18), ma l’attacco del MantovAgricoltura va in tilt e il Costa Masnaga mette la freccia con un parziale di 0-12 (21-30). Coach Purrone prova a scuotere le sue ragazze, ma non c’è verso di segnare dal campo ed è solo un libero di Llorente a smuovere lo score. Le sangiorgine chiudono il secondo quarto con appena 5 punti all’attivo e all’intervallo lo svantaggio è in doppia cifra sul 22-32.
Al rientro dagli spogliatoi, il MantovAgricoltura produce uno sforzo per riaprire la partita. Tripla di Bottazzi (25-34), jumper di Llorente e un altro gioco da tre di Orazzo (30-38), ma il Limonta stringe di nuovo le maglie della difesa e colpisce con due bombe filate che ricacciano le mantovane a -14 (30-44). E’ purtroppo un film già visto in questo 2023: il San Giorgio non trova soluzioni efficaci in attacco, perde fiducia ed esce dalla partita troppo presto. Il -20 (31-51) alla terza sirena è di fatto una sentenza, la sconfitta è inevitabile. Gli ultimi dieci minuti servono soltanto ad aggiornare il tabellone e la platonica vittoria del quarto periodo (20-17), con Llorente e Orazzo ultime ad alzare bandiera bianca, è davvero una magra consolazione.