MANTOVA Capolavoro Ceresarese. La matricola rossoverde espugna San Benedetto nella finale playoff e approda così alla fase regionale (se la vedrà col Palazzo Pignano; andata domenica in casa, ritorno mercoledì 22 a Cremona) ribaltando i pronostici. Il team dell’Alto Mantovano, quarto al termine della regular season, con un solo risultato utile a disposizione, è stato in grado di imporsi in trasferta nelle due sfide degli spareggi ed ora sogna la promozione in 1ª Categoria.
Partita strana, quella di San Benedetto, che ha offerto pochi spunti tecnici e ancor meno occasioni da rete. Ma si sapeva. Con una posta in palio così importante era lecito attendersi un match poco frizzante e combattuto soprattutto nella zona nevralgica del rettangolo verde. Alla fine, senza ombra di dubbio, ha vinto chi ci ha creduto di più; i rossoverdi, con un quarto d’ora da leoni, hanno sorpreso un Real Samb sino a quel momento attento e ordinato ma che troppo poco ha fatto per pensare di portare a casa ciò che serviva, il pareggio. Poco prima dell’episodio che ha deciso la gara, alquanto contestato dai gialloneri, per i padroni di casa era già scattato l’allarme rosso; decisivo, in quel frangente, era stato Bonizzi, superbo nel chiudere lo specchio a Ginghina che mancava il più classico dei gol all’interno dell’area piccola. Al puntero ex Asola e Casalromano basterà però un’altra chance per mettere una pezza all’errore da matita blu precedente e a spezzare le velleità del club della città del Polirone.
Ma veniamo alla partita. Nei primi dieci minuti la Cere si fa viva già due volte dalle parti di Bonizzi; nel primo frangente Ginghina gira di poco a lato, mentre al 10’, dopo una punizione, Piccinelli tutto solo manda alto in tap-in. La doppia occasione ospite è inframmezzata dal tiro in porta di Dal Bosco che però non impensierisce un attento Balzanelli. Al 39’ altro brivido per i tifosi di casa quando una signora discesa di Bertoni trova il perfetto taglio di Ginghina, che allunga sul secondo palo con la sfera che termina a lato di un nulla. La ripresa, se possibile, offre ancor meno del primo tempo, almeno nei primi venticinque minuti; da annotare sul taccuino solamente una conclusione debole di Sarpong e una punizione insidiosa di Ginghina, sventata in due tempi da Bonizzi. Dopo gli otto cambi, quattro per parte, inizia l’assalto rossoverde che la difesa giallo nera respinge senza affanni, sino all’extra-time. Al 91’ il fresco Ciulla va via sulla sinistra e porge un cioccolatino a Ginghina, che tutto solo davanti all’estremo di casa getta alle ortiche. Ciccone si genuflette davanti a San Bonizzi, ignaro di quel che accadrà un giro di lancette dopo. Sulla sinistra gli ospiti affondano nuovamente, Giaretta interviene in maniera maldestra ma visibilmente fuori area. L’arbitro Pugliese accorda invece la massima punizione tra le proteste, nemmeno troppo vibranti in realtà (ci sarà tempo per sentirne di più colorite nel dopo-gara), di Tinazzo e compagni. Dagli undici metri va Ginghina che con un cucchiaio da pelle d’oca fredda Bonizzi per il tripudio ospite. Rete con dedica; dietro la rete di recinzione è appostato il pargolo, sommerso dall’affetto suo e dei compagni di squadra. La Ceresarese vola in paradiso.