MANTOVA Siamo arrivati alla resa dei conti. La travagliata stagione del Saviatesta Mantova sabato potrebbe emettere il suo verdetto. I biancorossi restano aggrappati alla serie A con le unghie e con i denti ma vincere potrebbe non essere sufficiente.
Leleco e compagni infatti devono battere la Meta Catania e sperare nelle non-vittorie di Pirossigeno Cosenza e Active Network: «Sappiamo che per noi è l’ultima spiaggia – commenta il dg Cristiano Rondelli – perché oltre a vincere obbligatoriamente le prossime due partite dobbiamo tenere l’orecchio teso agli altri campi. In caso di vittorie delle nostre rivali saremmo aritmeticamente retrocessi, rendendo così inutile la trasferta di Treviso all’ultima giornata. La squadra si sta allenando bene – continua il dirigente biancorosso – e dirò la verità, non avvertiamo più di tanto la pressione. Siamo consapevoli dei nostri mezzi, siamo consapevoli che è una gara importante e che possiamo assolutamente vincerla. E’ chiaro che non dipenderà solo da noi. Se si dovessero incastrare tutte queste cose avremo gli ultimi 40 minuti di fuoco da vivere con il fiato sospeso».
Auspicio di Rondelli è che tutte le squadre coinvolte scendano in campo con lo spirito corretto: «Spero che le ultime giornate si svolgano in maniera regolare. Non voglio pensare ad una Feldi che all’ultima affronti l’Active in maniera superficiale o che Cosenza affronti Ciampino a cuor leggero (o viceversa). Noi dobbiamo pensare a vincere. Poi già sabato capiremo se le nostre speranze salvezza resteranno vive o se la nostra corsa si fermerà fra mille rimpianti, perché abbiamo avuto tante occasioni durante la stagione per levarci definitivamente dalle secche della classifica. Purtroppo – ammette Rondelli – c’è sempre stato qualcosa che non è andato per il verso giusto. Penso ai tre punti persi a tavolino con Pesaro, alle vittorie buttate contro Olimpus e Active, al pari con Sala Consilina, al rigore non dato a Napoli o alla parata fuori area del portiere della Sandro Abate. Purtroppo bisogna essere più forti delle avversità e noi non lo siamo stati». Sabato sarà l’ultima gara interna al NeoLu e perciò il dg chiama a raccolta il pubblico: «Con gli etnei gara difficilissima. In più noi saremo privi, oltre che di Lemos, della nostra punta di diamante Cabeça. Anche in virtù di questo abbiamo bisogno del supporto dei mantovani, per provare a centrare un playout che sarebbe miracoloso. I tifosi dovranno essere l’uomo che ci manca in campo. Contiamo sull’affetto della gente. Noi, di sicuro, scenderemo in campo con il coltello fra i denti dando tutto».