MANTOVA Il Saviatesta si accinge a tornare in campo dopo due settimane di sosta. Sabato i biancorossi saranno di scena a Modena. «La pausa – afferma il portiere virgiliano Mirco Casassa – ci è servita per riposarci sia fisicamente, sia mentalmente e analizzare la sfida con il Modena con più calma. Sarà una gara difficile: hanno bisogno di punti e in casa danno del filo da torcere a tutti. La classifica non la guardiamo, siamo consapevoli di avere il destino nelle nostre mani. Guardiamo partita per partita, vogliosi di portarci a casa sempre i tre punti. Inoltre manca ancora lo scontro diretto con il MestreFenice, quella sì che sarà decisiva».
I ragazzi di mister Pino Milella sono reduci da 10 risultati utili di fila (8 vittorie e 2 pareggi), di cui l’ultimo è il successo casalingo contro il CDM Genova.
«È stata una gara sofferta – spiega – perché venivano da un buon periodo come noi. Nonostante i punti di distacco, abbiamo affrontato una squadra con qualità importanti, ma dal canto nostro siamo stati bravi ad andare in vantaggio e difendere bene il risultato anche in momenti difficili».
Complice la sconfitta del Mestre nell’ultima partita di campionato, il Saviatesta è balzato al comando della classifica della Serie A2 Élite con 53 punti, uno in più dei veneti. «Sia a livello personale, che di squadra, stiamo facendo bene. Assieme al Mestre stiamo disputando un campionato a parte. Stanno overperformando e se non fosse per loro, a quest’ora la storia sarebbe già chiusa. Nelle ultime settimane abbiamo lavorato bene per cercare di sistemare la difesa. All’inizio della stagione prendevamo gol e diventava difficile portare a casa la vittoria. Mentre adesso, prendendone uno solo in tutta la partita, è diventato un po’ più facile. Penso che i risultati si vedano sul campo».
«Le avversarie? Non ci sono squadre materasso, ognuna può dire la sua. In ogni sfida, tutte sono comunque riuscite a metterci quasi sempre in difficoltà. Ma ad oggi quella che mi ha impressionato di più è stata il Rovereto, molto forte in casa. Stesso discorso vale per Genova, che ha una grande fisicità».
Secondo l’estremo difensore, quest’anno un dettaglio particolare ha fatto la differenza: «Siamo un gruppo solido e unito – conclude Casassa – dove ci si porta rispetto l’un l’altro. Sappiamo qual è il nostro obiettivo, il mister ce lo ripete sempre. L’esperienza di alcuni giocatori ci ha aiutati in certi momenti e sicuramente ci aiuterà ancora, soprattutto adesso che mancano 5 partite. Vogliamo raggiungere la A, costi quel che costi».