Calcio Coppa Italia – Il Mantova cede al Pescara solo al 91′

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Pescara La corsa del Mantova in Tim Cup si ferma a Pescara. Ma che nottata. Siena e Pescara, due gare che resteranno nella memoria dei tifosi biancorossi, che sognano di tornare a vivere giornate di grande calcio. Eroici i 50 e oltre tifosi virgiliani presenti ieri sera all’Adriatico. Non era certo questa la partita da vincere. Eppure il Mantova ci è andato vicino. Dopo un primo tempo opaco, nella ripresa i biancorossi hanno giocato da grande squadra, puntando sulla velocità di un ispirato Guccione. Per i giocatori biancorossi poteva essere (e così è stata) l’occasione giusta per mettersi in mostra e per cercare di trovare maggior confidenza con le idee di gioco proposte da mister Brando durante queste settimane di lavoro. Certo, di fronte c’era una grande squadra, pronta a fare un campionato di vertice in serie B. Impegno davvero difficile per i biancorossi, che con grande coraggio ci hanno provato.
Un solo cambio rispetto alla formazione annunciata alla vigilia: Navas al posto di D’Iglio, subentrato al 25’ per Giorgi. Sul fronte offensivo Brando si affida ai tre che hanno fatto l’exploit a Siena: Scotto, Mascari e Guccione. Il primo vero affondo è del Mantova con il traversone di Guccione, al 6’, che non trova il tocco di testa di Scotto, anticipato da Bettella. Poi il Pescara, incitato dai 4000 dell’Adriatico, trova gli spunti giusti per rendersi pericoloso. Al 13’ Tumminello viene affossato in area da Serbouti. Calcio di rigore ineccepibile, che viene trasformato dallo stesso attaccante. Poi è solo Pescara. La formazione di Zauri spinge, ma il Mantova difende con ordine. L’unica vera occasione per il raddoppio arriva con Galano al 39’, ma un super Adorni gli nega la gioia del gol.
Nessun cambio ad inizio ripresa e Mantova che riparte con il piglio giusto. Dopo 5 minuti arriva il pareggio di Guccione, con un gol fotocopia di quello segnato a Siena: sinistro a rientrare in area di rigore, che s’infila nell’angolo basso alle spalle di Fiorillo. Poi la lunga corsa sotto la Curva Te in estasi. Con il gol del pareggio, i biancorossi prendono coraggio. Il Pescara accusa il colpo e là davanti Galano e Tumminello calano fisicamente e falliscono due ghiotte occasioni. Brando prova a mettere forze fresche anche in attacco con l’inserimento di Tremolada. Ma anche Zauri azzecca i cambi. E il Pescara torna avanti con Di Grazia, subentrato a Brunori, che sigla un gol simile a quello di Guccione, ma sul lato opposto, il destro. Il finale è un susseguirsi di emozioni. Tremolada riaccende le speranze del Mantova siglando il gol del pareggio all’ultimo minuto, ma l’illusione dei supplementari dura poco perchè, nel recupero, Ventola chiude i giochi trasformando in rete un assiste al bacio di Di Grazia. Una beffa clamorosa per i biancorossi, che vengono osannati a fine gara dalla Curva Te. Resta l’amaro in bocca, sicuramente, perché si è assaporato il gusto della grande impresa, ma allo stesso tempo c’è la consapevolezza che il Mantova ha la forza per competere anche con le grandi. La Tim Cup finisce qui. Ora testa al campionato.