Calcio dilettanti – Conte “riapre” gli allenamenti, i Comitati chiedono lumi

MANTOVA La famigerata circolare inviata ai Prefetti due giorni fa dal Ministero dell’Interno ha aggiunto confusione ad una situazione già di per sè tesa e caotica, nel mondo del calcio dilettantistico. Se infatti le Faq pubblicate dalla presidenza del consiglio soltanto il giorno prima autorizzavano lo svolgimento di sedute di allenamento in forma individuale, purché con distanziamento e rispetto dei protocolli, il 27 la circolare ha invece precisato che la sospensione dell’attività riguardava, oltre a gare e competizioni, anche le attività di allenamento svolte in forma individuale.
Dunque Crl e Crer hanno sconsigliato alle società di allenarsi in questi giorni, anche se molte di loro erano ferme, appunto per capire il da farsi. I Comitati Regionali hanno sollecitato il Ministero dello Sport a chiarire la faccenda una volta per tutte. Per quanto riguarda i giovani, le società si sono trovate a dire ai genitori che tutto era rinviato al 2021. Lunedì un dietrofront: si poteva valutare la possibilità di allenamenti individuali, viste le Faq. Ieri sembrava tutto nuovamente rinviato al 2021 (con i Comuni, magari, pronti a tenere chiusi gli impianti, visto quanto trasmesso alle Prefetture). Fino alle 17, quando il premier Conte annunciava (informalmente) il ripristino degli allenamenti individuali. Dopo la circolare del Viminale, il premier si è confrontato con alcuni parlamentari, tra questi l’ex sottosegretario allo Sport Simone Valente, a cui è stata comunicata la riapertura: «Il mondo dello sport è in fibrillazione – ha detto Valente all’Adnkronos – già questa mattina avevo interpellato i due ministeri interessati. Ora anche il premier mi ha assicurato che all’aperto sono consentiti, certo il contatto resta bandito, però quanto meno ci si può allenare. Ho chiesto che si comunichi con più chiarezza, magari con una comunicazione di Palazzo Chigi, perché nel mondo dello sport su questo c’è ora, dopo la circolare del Viminale, grande incertezza. Gli allenamenti al chiuso sono banditi, possono farli solo gli atleti di interesse nazionali individuati dalle federazioni competenti». Finita? No, manca ancora l’atto ufficiale. Aspettiamo fiduciosi.