MARMIROLO Ad una carriera ad ottimi livelli come portiere nel calcio dilettantistico, Lorenzo Bonizzi, classe 1996, ha da sempre affiancato la passione per un altro sport: il tennis.
E possiamo dire che l’estremo difensore, che ha disputato tanti campionati in categorie prestigiose come D, Eccellenza e Promozione, con le maglie, tra le altre, di Castellana e Sporting Club, nel panorama mantovano, se la cava più che bene anche con pallina e racchetta.
Tesserato per il TC Goito, ha vinto ben tre tornei amatoriali: recentemente quelli di Suzzara e Goito (2021), mentre nel 2019 si è imposto in quello di Guidizzolo. «Ma il palmares è in aggiornamento» scherza Lorenzo.
Il tennis, un’attività collaterale per tenersi in forma, visto che il calcio è bloccato da più di un anno, salvo fugaci riaperture prima di repentine chiusure. E due campionati “annullati” dall’Eccellenza in giù.
«Il tennis, proprio perché è uno sport individuale, ha dinamiche diverse e e si può fare in sicurezza – dice Bonizzi – visto il momento, ne ho approfittato per praticare un’attività che mi è sempre piaciuta».
Una famiglia di sportivi, quella dei Bonizzi: «A farmi appassionare a questo sport è stato mio padre Mauro: i primi allenamenti sono stati con lui, che è stato un atleta polivalente, avendo praticato come me tennis e calcio, ma anche la pallavolo». Ma in cosa differiscono gli allenamenti nei due sport? «Si tratta di due discipline completamente diverse: sicuramente nel calcio mi sono misurato a livelli più alti, e quindi ho affrontato allenamenti molto duri. Nel tennis sono sostanzialmente un amatore, e la mia pratica consiste nella disputa di partite di allenamento con papà Mauro, amici e avversari. Se dovessi praticarlo più seriamente, il discorso cambierebbe».
Ritroveremo presto Bonizzi tra i pali di qualche compagine mantovana? «Al calcio ora non penso, visto che non sappiamo bene quando si ripartirà – aggiunge -, ma qualora si riuscisse a ripartire in autunno in sicurezza e trovassi una soluzione in grado di conciliare il pallone con i miei impegni lavorativi, come era successo con lo Sporting, mi metterei volentieri in gioco». Per ora il divertimento di Lorenzo, però, si è spostato dal rettangolo verde alla terra rossa.