Mantova Una fusione che nemmeno stavolta s’ha da fare: l’anno scorso aveva bussato la Poggese, nelle ultime giornate si era parlato della Serenissima. Il dato certo, però, è che il San Lazzaro non darà il “titolo” di Promozione a nessuna altra società mantovana. La ragione, come spiega il diesse Michele Jacopetti, al di là di ogni valutazione tecnica e di budget, è burocratico-regolamentare. La società cittadina, infatti, non vuole perdere le categorie regionali conseguite nel tempo: l’anno prossimo saranno almeno 4 le Regionali ai nastri di partenza (dalla Juniores, alla neonata U18, fino alle U14, e U15), per altre ci potrebbe essere spazio per un ripescaggio. L’obiettivo, ovviamente, è quello di creare la cosiddetta filiera al Regionale, obiettivo raggiunto dal Castiglione. Altro obiettivo in divenire, quello di diventare scuola calcio di quarta categoria, un livello pari al professionismo. Meno certa, invece, la categoria di competenza: «La riforma dello sport ci mette di fronte a questioni di budget – spiega Jacopetti -, è vero che la sezione calcistica ha chiuso in attivo, ma è pur vero che per effetto della nuova legge non avremo più risorse dai prestiti dei giovani. Quindi occorrerà trovare nuove risorse, come ad esempio nuovi sponsor, oppure fare scelte diverse». Anche quella, che è sul tavolo, di iscriversi a una categoria inferiore: «Ma questo lo deciderà il Consiglio, a bocce ferme. Ad oggi il SanLa farà la Promozione» conclude Jacopetti.









































