MANTOVA Ennesimo rinnovo in casa Mantova. Stavolta tocca a un altro giovane, Giacomo Fedel, 22 anni il prossimo 5 agosto, friulano svezzatosi al Sud con ben tre campionati in Serie D (Altamura, Molfetta e Nardò) prima dello sbarco in riva al Mincio. Il rinnovo del contratto è addirittura pluriennale: in scadenza nel 2025, è stato portato al 2027.
Giacomo, contento?
«Contento è dir poco. Se penso che un anno fa ero in D a cercare squadra, ed ora mi sto preparando a debuttare in B… È assurdo».
Ti aspettavi il prolungamento?
«Diciamo che me lo avevano fatto capire. A fine campionato il direttore (Botturi, ndr) mi aveva convocato in sede prospettandomi questa possibilità. Naturalmente ho accettato subito. Dopo un campionato così…».
Appunto: a distanza di due mesi dalla promozione, ti sei reso conto di quello che avete “combinato”?
«Ancora adesso è difficile comprendere fino in fondo. Abbiamo fatto qualcosa di grandioso. Per come abbiamo lavorato, è un traguardo più che meritato».
Qual è stata l’arma in più di questo Mantova?
«Sicuramente l’aver messo in pratica i princìpi del mister: il suo si è dimostrato un gioco all’avanguardia. Però io menzionerei anche il gruppo che si è creato: tutti grandi uomini prima che calciatori. Abbiamo dimostrato un’unità formidabile, sia in campo che fuori».
Per voi giovani dev’essere stata una bella scuola…
«Altrochè. Ovviamente io ho legato tantissimo con i miei coetanei, anche perchè abitiamo tutti vicini. Però dai più grandi, così come dal mister e il suo staff, ho appreso tante cose e ricevuto tanti consigli che hanno arricchito il mio bagaglio tecnico».
In cosa ti senti maggiormente cresciuto rispetto a un anno fa?
«Un po’ in tutto. Mi sento un giocatore più completo, con maggior personalità e sicurezza».
A proposito di completezza, hai rivestito più ruoli…
«Sì, diciamo che nasco mezzala. Però il mister mi ha fatto fare anche il terzino. Mi sono trovato bene in entrambe le posizioni».
In cosa pensi di dover migliorare?
«I margini di crescita ci sono sempre, specialmente alla mia età. Dovessi indicarne uno, scelgo la finalizzazione».
Non hai giocato molto (14 presenze in campionato più due in Supercoppa): ti aspettavi più spazio?
«No, io cerco di farmi trovare pronto quando capita l’occasione. Sono soddisfatto di quello che ho fatto».
Nella tua scheda brillano anche due gol…
«Quelli danno sempre una carica in più. Tra l’altro, sia quello con la Pergolettese che con la Virtus li ho segnati al Martelli sotto la Te. Due grandi emozioni, soprattutto il primo».
Come vedi il Mantova in B?
«Sarà un campionato difficile. Ma credo che con le nostre idee possiamo giocarcela. Noi ce la metteremo tutta».
C’è qualche sfida che ti stuzzica di più?
«Più di una. Rispondo Pisa e Palermo, perchè sono le squadre in cui ha giocato mio nonno».
Ora è tempo di vacanza?
«Sono tornato a Terzo d’Aquileia, dove abita la mia famiglia. E, a dirla tutta, mi sto già allenando seguendo la tabella che mi ha preparato lo staff. Del resto manca solo un mese al raduno, e io non vedo l’ora».