SUZZARA Tutt’altro che chiusa la vicenda, tutt’altro che salvo il Suzzara. Al momento, anzi, sembra difficile una discesa in campo da parte del presidente della Riese Massimo Bertazzoni. Se negli ultimi mesi vi abbiamo aggiornato sulla trattativa tra il dirigente del team reggiano e i bianconeri, mai si è arrivati ad un accordo definitivo, tanto meno nei giorni scorsi. Piuttossto è vero che al summit di martedì sera Bertazzoni non c’era. Erano presenti invece delle rappresentanze di Luzzara e Fabbrico, però interessate ad intavolare un discorso più incentrato sul settore giovanile. Chiariamo: è ancora troppo presto per suonare il requiem per il club guidato da Enzo Palvarini. C’è ancora tempo per mediare e per trovare una soluzione, ma i troppi tira e molla avrebbero un po’ logorato le basi della trattativa, che sembra essere giunta ad un binario morto, specialmente se non ci sarà Bertazzoni, soggetto intenzionato ad investire sul club per cercare di raddrizzare la barca, quantomeno in prospettiva. Ma che, ad oggi, per quanto trapela, non vede le condizioni né le garanzie per poter subentrare e dar vita ad un proprio progetto sportivo col Suzzara in Prima Crl.
La faccenda, come è noto, è legata alla ripartizione dell’esposizione economica pregressa è il problema principale: i soggetti subentranti avrebbero dato disponibilità per immettere una certa quota di denaro fresco, oltre alla volontà di risolvere qualche grana legata alle forniture, a patto di un impegno chiaro da parte dell’attuale proprietà. Che finora, a sentire quanto fatto filtrare, non ci sarebbe stato in misura tale da permettere il buon esito dell’operazione. Novità reali, quindi, non ce ne sono: la strada, invece, sembra essersi fatta terribilmente complicata. Sicuramente di più rispetto ad una decina di giorni fa, quando seppur tra mille difficoltà e qualche incomprensione, si cercava un accordo. Che, come diceva una famosa canzone “ancora non c’è”.
