Calcio Promozione – Gove, Beppe Brentegani nuovo mister. “Sfida stimolante, voglio Pirati veri”

Governolo  Era nell’aria, da ieri è ufficiale: il nuovo allenatore della Governolese è Giuseppe Brentegani. Tecnico di grande esperienza, 61 anni, era fermo da qualche stagione, dopo aver vinto un campionato a Sona, portando la compagine veronese in D. Ma lunga è stata anche la sua militanza sulla panchina del Bardolino. Un profilo che è sembrato quasi naturale per i Pirati: dopo il divorzio con Bassi, era necessario ingaggiare un tecnico che, come il mister vicentino, conoscesse gran parte dei giocatori acquistati in estate, molti provenienti dal Veneto. Un tecnico vincente e che arriva per la prima volta nel Mantovano alla ricerca di nuovi stimoli.
«Siamo stati coerenti con la scelta di ingaggiare un tecnico esperto – spiega Fabio Bronzatti presidente dei Pirati -. La Governolese ha ingaggiato un mister con un palmares importante e che potrà dare nuovo vigore al nostro progetto».
«Dopo aver vinto a Sona mi ero preso una pausa» rivela il nuovo allenatore, padre del consulente di mercato Andrea Brentegani e del difensore rossoblù Alessandro «tanto è vero che la mia ultima esperienza risale al 2019/2020. Poi avevo rifiutato tante offerte, ma la prospettiva di un nuovo campionato, quello lombardo, anche per l’opera di convincimento di mio figlio, mi ha fatto compiere questa scelta». Una sfida che non lo spaventa: «Anche a Sona mi era capitato di cambiare completamente la rosa – prosegue Giuseppe Brentegani -, come è capitato a Governolo quest’estate. Lì era andato tutto bene, speriamo di ripeterci». Dunque un allenatore con esperienze di categoria superiore, ma cosa potrà dare in più mister Brentegani alla sua Gove? «Ho notato che la Promozione lombarda è tecnicamente superiore, ma in Veneto compensiamo il gap con l’aggressività. E allora vedrete una Governolese più determinata, lottatrice, grintosa». Non è però la “prima” assoluta di Brentegani nel calcio mantovano: «Ho militato da giocatore un paio di stagioni col 3B Porto, tra il 1989 e il 1990. Giocavo in attacco, ho tanti bei ricordi di tutti, specialmente del patron di allora, Bruno Dal Bosco. Poi sono tornato in Veneto e, arretrando il raggio d’azione, mi ritrovai a fare il centrale di difesa. L’intuizione fu dell’allenatore del Caprino: mi allungò la carriera concludendola a 40 anni suonati in Eccellenza». Poi la lunga avventura da allenatore, la pausa e la ripartenza a Governolo.
Intanto il team di mercato dei Pirati sta cercando di rinforzare l’attacco: si attende ancora una risposta dalla punta Coraini, ma non si perdono di vista altri profili, come quello dell’ex Serenissima, Porto e Castiglione Salvaterra.