Asola E’ un Asola profondamente rinnovato quello che si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato di Promozione. A cominciare dalla guida tecnica, affidata a Mauro Franzini, che in riva al Chiese non è però certo uno sconosciuto. Il “Kaiser”, nel recente passato, è stato l’artefice degli anni d’oro del club biancorosso, con la scalata dalla Prima Categoria (con vittoria della Coppa) fino all’Eccellenza. Nella passata stagione ha guidato lo Sporting Club e ad Asola, per questa nuova avventura, ha portato con sè il centrocampista Nicola Bovi, elemento che può garantire alla squadra quantità e qualità. «Ho scelto l’Asola – spiega lo stesso Bovi – anche perchè ritrovo Franzini nel ruolo di allenatore. Abbiamo lavorato bene a Goito, anche se i risultati non sono stati positivi. Il primo approccio con il nuovo ambiente è stato ottimo: conoscevo il diesse Sandrini perchè siamo stati avversari quando lui giocava; ma anche il portiere Marcolini e Beretta che ha giocato diversi anni nello Sporting. Il presidente Massimo Tozzo mi ha fatto subito una buona impressione, così come mi ha convinto il progetto del club, che fa sempre molto affidamento sui ragazzi cresciuti nel settore giovanili».
«Ci sono tutti i presupposti per fare bene – prosegue Nicola – per quanto mi riguarda, come dicevo arrivo da una stagione allo Sporting che non è stata positiva sul piano dei risultati di squadra (i goitesi sono retrocessi in Prima, ndr), nonostante la serietà del club e la professionalità di mister Franzini. La squadra fino all’ultimo ha fatto il suo dovere, anche quando era ormai spacciata. Noi giocatori ci siamo sempre impegnati al massimo, ma ci sono state tante traversie, molti infortuni, diverse partite perse nel finale. Di sicuro non siamo stati fortunati. Il campionato di Promozione non è facile – conclude il neo centrocampista dell’Asola – bisogna avere un rendimento costante, ogni partita fa storia a sè ed è una battaglia. Nella scorsa stagione abbiamo avuto l’Ospitaletto che si è staccato subito e poi una classifica cortissima, con tante squadre racchiuse in pochi punti. L’Asola, se non ricordo male, a poche giornate dal termine lottava per salvarsi ed è poi finita quasi in zona play off. Gli obiettivi della prossima stagione? Non tocca a me stabilirli, di sicuro farò del mio meglio per portare la squadra il più in alto possibile».