Suzzara Faccia a faccia con i giocatori e mister Giuseppe Bizzoccoli alla ripresa per il Suzzara, che arriva da due sconfitte consecutive. L’ultima delle quali, quella casalinga contro la Castellana, ha lasciato particolarmente l’amaro in bocca alla dirigenza. Prestazione molto sottotono per le zebre, che una volta sotto nel punteggio, non sono riuscite a recuperare, cadendo sotto i colpi dei forti attaccanti della corazzata goffredese.
«Ho detto ai ragazzi e al mister – racconta il direttore sportivo Carlo Piccinini – che serve ritrovare quell’intensità e quella fame che avevamo nelle prime partite ufficiali. Ci siamo un po’ imborghesiti: dobbiamo essere coscienti dei valori in campo. La nostra rosa, se non mette in campo fame e aggressività, fa fatica contro compagini che hanno impiegato budget veramente importanti, rispetto al nostro. Bisogna cambiare approccio insomma, non possiamo permetterci di passeggiare. Restiamo sul pezzo, perché affrontiamo un torneo importante e molto difficile».
La partita con la Castellana è stata paradigmatica secondo il dirigente bianconero: «Abbiamo commesso una serie di errori che non dovevamo fare: bravi i nostri avversari, con alcune individualità davvero importanti e guidati da un tecnico esperto come Cobelli, a gestire il match una volta in vantaggio. Probabilmente abbiamo ecceduto in autostima basandoci sulle partite precedenti, sbagliando. Occorre maggiore concentrazione, persino nel riscaldamento. Tante altre avversarie hanno maggiore qualità, le nostre doti invece sono differenti».
Domani si gioca la prova del riscatto, si va sul campo del San Lazzaro per un altro derby che non si preannuncia affatto facile, visto che proprio il Suzzara, nella scorsa stagione, ha condannato i biancocelesti cittadini a disputare i play out. La squadra di Jacopetti, dopo un paio di battute a vuoto ha costretto al pareggio la corazzata Pavonese. «Ci aspetteranno determinati a prendersi una rivincita, immagino – dice il diesse delle zebre -. Sarà una bella battaglia sportiva, ne sono sicuro. Proprio per questo dobbiamo recuperare il nostro spirito originario: il nostro prossimo avversario è una squadra che corre e ha diversi giovani interessanti. Non possiamo permetterci un altro passo falso».