VENEZIA Dopo tre vittorie di fila il Mantova si ferma. I biancorossi tornano a casa a mani vuote dalla trasferta di Venezia, ma a fine gara mister Davide Possanzini applaude i suoi: «I ragazzi l’hanno interpretata bene, dall’inizio alla fine. Sono soddisfatto perché ce la siamo giocata a viso aperto. Il Venezia ha confermato quello che ho visto in settimana, è una squadra dirompente. Penso che abbia raccolto meno di quello che ha proposto. Dal canto nostro sapevamo dei tanti duelli e devo dire che abbiamo disputato una gara attenta nel primo tempo. Nella ripresa, dopo l’espulsione di Radaelli, la squadra ha provato sia a limitare il Venezia, che di crearsi presupposti per attaccare la difesa avversaria. Ci è mancato un po’ di coraggio, ma non perché i miei giocatori sono scarsi, bensì perché appena commettevamo un errore ci aggredivano subito forte. Però, quando si perde meritatamente, bisogna riconoscere la forza e le qualità dell’avversario».
Diverse decisioni arbitrali hanno fatto infuriare la panchina biancorossa: «Sono sincero, non vorrei parlare dell’arbitro perché rischio di uscire dal compito di allenatore e di analizzare correttamente la partita». Meglio parlare degli aspetti positivi che l’Acm si porta a casa: «L’approccio è stato giusto. Siamo rimasti sempre in partita e lucidi anche senza palla. Ho visto compattezza e discreta coordinazione. Questa sconfitta non deve minare la nostra mentalità. I ragazzi hanno dato tutto fino alla fine, cercando di non rendere ancora più pesante il passivo. Perdere brucia ma, ripeto, dobbiamo riconoscere i meriti dell’avversario. Quando affronti una squadra così, anche se la giocassimo altre 10 volte il risultato non sarebbe cambiato. Massimo potremmo vincerne una, ma gli episodi devono girarci a favore. I miei giocatori non sono scarsi, ma quelli del Venezia hanno un impatto diverso. Ho fatto anche io il calciatore in squadre che dovevano salvarsi e sapevo che almeno contro 3-4 avversarie non potevamo vincere. O meglio, se succedeva era perché non erano al 100% oppure per un episodio a nostro favore. Però rispetto ad agosto abbiamo fatto un ulteriore step mentale».
Lunedì prossimo, contro la Reggiana Possanzini dovrà ridisegnare la difesa viste le squalifiche di Bani e Radaelli. «Non è un problema, ho giocatori che possono sostituirli. Oggi (ieri, ndr) avevo paura per Radaelli, ma non pensavo venisse espulso per una sciocchezza così».
«Gli attaccanti? Sono contento – conclude Possanzini – . Mensah è un giocatore perfetto quando non c’è superiorità e bisogna salire. Ha difeso palla, rischiando anche di segnare. Nella ripresa l’ho tolto per inserire Bonfanti. Speravo potesse succedere qualcosa di anormale per riprendere la gara. Ma non è successo, però ha messo minuti nelle gambe per recuperare la forma. A Wieser volevo dare fiducia dopo la buona prova con lo Spezia, mentre Marras aggredisce bene lo spazio».







































