MANTOVA Abita ad Ostiano, provincia di Cremona. Ma a far fede è la carta d’identità, che alla voce luogo di nascita segnala “Asola”. Dunque Fabrizio Brignani, uno dei volti nuovi biancorossi, va considerato a tutti gli effetti un mantovano. «È così – conferma lui – . Anche ho perchè ho sempre mantenuto un bel legame con la provincia di Mantova e conosco tanti ragazzi mantovani». Classe 1998, cresciuto nella Cremonese e nel Bologna, è un difensore centrale con cinque campionati di C alle spalle con le maglie di Pisa, Cesena, Vis Pesaro ed Olbia. Proprio in Sardegna ha fatto coppia fissa, in mezzo alla difesa, con un altro mantovano: Gabriele Bellodi. «È stato il primo che ho sentito quando è uscita la notizia della mia trattativa con l’Acm. Lui me l’ha… stra-consigliata. Mi ha detto che conosceva il progetto e i programmi della società, quindi di non esitare a cogliere al volo questa opportunità. Così ho fatto». Le prime sensazioni di Fabrizio sono positive: «Ho trovato tutto quello di cui un calciatore ha bisogno e a cui io per primo non ero abituato. Vengo dall’Olbia, società sana, seria e pulita. Ma qui devo ammettere che siamo un passo avanti a livello di organizzazione e di strutture. Anche a livello di organico, vedo nomi interessanti per una squadra promettente. Poi vedo come si sta muovendo il direttore, l’entusiasmo che sta nascendo e le aspettative alte. Sta a noi rispettarle».
Brignani puntualizza di essere nato difensore centrale «anche se qualche volta mi sono ritrovato a spingere sulla fascia». Lui e i compagni stanno cercando di assimilare i diktat di mister Possanzini: «Ci sprona a giocare, ad avere coraggio e a non aver paura di sbagliare, soprattutto in questi primi giorni di allenamento». Infine, una curiosità: «Se ho scelto il Mantova – rivela Fabrizio – è anche perchè avevo voglia di misurarmi con un girone diverso. Giocare in altri stadi, affrontare nuove squadre. Credo che dal B all’A cambi molto, sono molto curioso di provarlo. Sono convinto che potremo dire la nostra».