MANTOVA In un calcio dai confini sempre più allargati, il Mantova ha riscoperto il concetto di “territorialità”. Magari non mantovana, ma di certo lombarda. Ben 9 giocatori della rosa, infatti, sono nati in Lombardia. L’unico mantovano è Brignani, nativo di Asola. Di Brescia, oltre al dt Botturi, sono Festa (Montichiari) e Galuppini, mentre in tre vantano natali bergamaschi: Redolfi (Calcinate), Suagher (Romano di Lombardia) e Maggioni (Alzano Lombardo). A parte Maggioni, si tratta di giocatori di grande esperienza e personalità. Per chiudere la rassegna lombarda citiamo i cremonesi Sonzogni e Cavalli; e il brianzolo (di Carate) Radaelli. Due i sardi, entrambi a centrocampo: Burrai (Sassari) e Muroni (Oristano), mentre l’unico rappresentante del Sud Italia è Monachello, siciliano di Agrigento. Quanto a mister Possanzini, è nato a Loreto ma, data la lunghissima militanza in squadre come Lecco, Varese, Albinoleffe e soprattutto Brescia, possiamo considerarlo pure lui un lombardo d’adozione.