MANTOVA A proposito di spauracchi e tabù. Anche il Mantova, lanciatissimo verso la B, ha i suoi. Anzi il suo, al singolare: si chiama Pro Patria e sbarcherà domani al Martelli. Assieme al Trento, è l’unica squadra che i biancorossi non sono ancora riusciti a battere in questa stagione. Con una differenza non da poco: col Trento il Mantova ha giocato soltanto una partita (persa 1-0 in casa) e attende la rivincita il prossimo 23 marzo, mentre con la Pro Patria ha giocato due volte: in Coppa Italia, perdendo 1-0 al Martelli e venendo quindi subito eliminato dalla competizione; e in campionato, non andando oltre lo 0-0 allo Speroni di Busto Arsizio.
Dunque, non solo il Mantova non ha mai battuto i Tigrotti, ma in 180 minuti (più recupero) non è riuscito nemmeno a segnare un gol. È sicuramente un dato curioso, perchè parliamo della squadra che sta dominando in lungo e in largo il girone A e che vanta il miglior attacco (50 reti in 26 partite). Eppure quello stesso Mantova che ha dato lezioni di calcio un po’ ovunque (a cominciare dalla più immediata inseguitrice Padova) non ha finora trovato la chiave per scardinare il muro della Pro Patria. Le due partite con i bustocchi sono state per certi versi simili, oltre che vicine come periodo: in Coppa si giocò il 3 ottobre, in campionato il 14. In entrambe le occasioni la Pro Patria impostò partite palesemente difensive, chiudendosi a riccio e rendendo inoffensivo il possesso palla biancorosso. I ragazzi di Davide Possanzini faticarono non poco a ritagliarsi degli spazi e in poche occasioni riuscirono a rendersi pericolosi. La ragnatela intessuta dal tecnico della Pro Patria Riccardo Colombo si rivelò efficace, tanto che qualcuno si illuse di aver trovato il modo per neutralizzare il Mantova. La storia del campionato ha invece rivelato un’altra storia, ovvero: il Mantova ha sempre fatto più fatica contro le squadre chiuse, ma in un modo o nell’altro è quasi sempre riuscito a superare l’ostacolo. Questo per dire che, da quelle due gare con la Pro Patria in poi, i biancorossi hanno affinato il loro bagaglio tecnico, attrezzandosi anche per le esigenze più complicate. Non è un caso che, dopo lo 0-0 coi bustocchi, siano arrivate 5 vittorie di fila. Una striscia interrotta dal ko casalingo col Trento, dopo il quale si è avviata un’altra serie positiva di ben 6 successi consecutivi.
Insomma, si può tranquillamente affermare che, da quei due confronti di ottobre, di acqua sotto ai ponti ne è passata parecchia. Vedremo domani se il Mantova ha effettivamente trovato le contromisure per battere l’unica bestia nera rimastagli in questa stagione trionfale. È uno stimolo in più, ammesso che serva.