MANTOVA La settimana che dovrebbe portare a una svolta per la panchina del Mantova si è aperta senza scossoni. La fumata bianca si fa attendere, anche se siamo ormai alle battute finali. Entro una decina di giorni al massimo il nodo sarà sciolto e, con esso, comincerà a prendere forma l’organico a disposizione per il campionato di Serie C 2020-21. Campionato che, come ha rivelato il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli alla Voce, prenderà il via il 27 settembre. Ciò significa che per i primi allenamenti e le prime amichevoli bisognerà aspettare fino a Ferragosto circa. Insomma, c’è ancora un mese di tempo per attrezzarsi e il Mantova evidentemente intende prenderselo tutto.
Tornando all’allenatore, la notizia di ieri è l’accostamento di Francesco Modesto, che resta il candidato principale alla panchina biancorossa, al Catanzaro. L’indiscrezione arriva dal portale tuttoC.com, ma è stata smentita dai media locali: il Catanzaro, fanno sapere dalla Calabria, sta operando una riorganizzazione societaria che comporterà un ridimensionamento. E la questione allenatore, in questa fase, non è una priorità. Modesto nei giorni scorsi era stato accostato anche alla Vibonese, mentre non ha più registrato sviluppi il discorso aperto col Napoli, che gli avrebbe affidato la formazione Primavera. Di certo si è incontrato col Mantova, che continua a tenerlo in massima considerazione ma al tempo stesso non disdegna altri profili.
Come Alberto Gilardino, pure lui incontrato nei giorni scorsi dai dirigenti biancorossi. Un faccia a faccia che però, a quanto risulta, non ha avuto alcun seguito, pur avendo prodotto una buona impressione reciproca. Questo può significare che il campione del mondo 2006 non sia il favorito al ruolo. Tuttavia, il fatto che Gilardino abbia rifiutato una dopo l’altra tutte le proposte ricevute da altre società (Sambenedettese, Piacenza, FeralpiSalò) e al momento non abbia in mano valide alternative al Mantova, potrebbe significare che qualche speranza di approdare in riva al Mincio la coltivi. Con lui attende Gaetano Caridi, che di “Gila” è il vice.
Il terzo allenatore incontrato dal Mantova è Paolo Montero, che però si è defilato rinnovando la scorsa settimana con la Sambenedettese. Sullo sfondo restano poi i soliti nomi. Per qualcuno le quotazioni registrano un deciso calo. È il caso di Fabio Pecchia, già tecnico del Verona di Maurizio Setti dal 2016 al 2018 (bilancio: promozione in A il primo anno, retrocessione in B il secondo). Proprio questo precedente ha fatto inserire Pecchia nella lista dei pretendenti, ma fonti bene informate assicurano che l’attuale allenatore della Juventus U23 non rientra nei profili esaminati dalla dirigenza virgiliana. Gli altri candidati sono Giuseppe Raffaele del Potenza, Carmine Gautieri della Triestina, Gaetano Auteri del Catanzaro, Aimo Diana del Renate, Giuseppe Scienza del Monopoli. E non è detto che dal mazzo spuntino altre carte finora tenute ben nascoste.
La scelta dell’allenatore inevitabilmente condiziona anche quella dei giocatori. Del Mantova che ha ottenuto la promozione in C sono stati confermati Luigi Scotto e Filippo Guccione; e se n’è andato Giuseppe D’Iglio. Tutti gli altri sono in attesa di una chiamata, del Mantova o di altre società. Nemmeno loro hanno fretta, almeno per ora.