MANTOVA Non si è ancora insediato il direttore sportivo, ma attorno al Mantova si rincorrono voci disparate sui candidati alla panchina. Il tema è spinoso: da un lato, come detto, bisogna aspettare la nomina del nuovo ds Christian Botturi (a meno di clamorosi dietrofront); dall’altro c’è il nodo categoria, che sulla scelta dell’allenatore rischia di pesare non poco. Perchè va bene che Mantova è una piazza nobile, ma un conto è la Serie C e un conto è la D. Il fatto è che il presidente Filippo Piccoli, di concerto con Botturi, sarebbe orientato a scegliere un tecnico di Lega Pro, ma non è detto che questi sia disponibile a scendere tra i dilettanti (dove attualmente, in attesa di sviluppi su riammissioni e ripescaggio, il Mantova si trova).
Comunque un nome nuovo è emerso nelle ultime ore, associato all’Acm. Si tratta di Michele Pazienza, tecnico che risponde ai requisiti che in viale Te stanno cercando: allenatore emergente ma non debuttante, dalla forte personalità e che nell’ultima stagione ha ben figurato in Serie C. Pazienza, 40 anni, foggiano di San Severo, ha cominciato ad allenare in Lega Pro nel 2017 rimediando due esoneri a Pisa e Siracusa. Poi è sceso in D, al Cerignola, e al secondo tentativo ha centrato la promozione. Confermato alla guida dei pugliesi, nella stagione appena conclusa ha rimediato un ottimo quinto posto in campionato, mentre nei play off il Cerignola è stato eliminato in maniera rocambolesca dal Foggia. Ovviamente per Pazienza si sono fatte avanti in tante: dalla Lucchese al Crotone, fino al Catania. Di fronte a piazze simili, per il Mantova sarebbe un’impresa spuntarla (a maggior ragione in Serie D). Staremo a vedere.
Il peso della categoria vale anche per molti candidati di cui s’è parlato negli ultimi giorni. Su tutti Andrea Dossena, che proprio quest’anno ha raggiunto la C guidando il Renate, dopo tre stagioni in D con Crema e Ravenna. Il tecnico lodigiano non sarebbe molto propenso a scendere di nuovo tra i dilettanti. Eppure è un altro profilo gradito in viale Te, quindi è doveroso prenderlo in considerazione. Così come Luca Tabbiani: la sua rescissione col Fiorenzuola sembrava preludere all’approdo al Catania, ma l’annuncio si fa attendere ed altri tecnici vengono nel frattempo accostati agli etnei (tra i quali, come abbiamo visto, Pazienza).
Degli altri candidati abbiamo scritto nei giorni scorsi: da Marco Gaburro, in uscita dal Rimini, a Roberto Occhiuzzi, che ha salvato l’Olbia; dall’ex Novara Roberto Cevoli a Francesco Modesto. Quest’ultimo, soprattutto, gode di un profilo apprezzato in viale Te (è un ’82). Già tre estati fa era stato avvicinato al Mantova, mentre in questa stagione è subentrato al Vicenza per poi essere esonerato. Risulta comunque difficile pensarlo in Serie D. Ugualmente improbabile dar credito alle voci su un ritorno Domenico Di Carlo: è vero che ultimamente la stella del tecnico ciociaro si è offuscata, ma non a tal punto da farlo accettare un’eventuale offerta in D.
Ad ogni modo, non c’è molto da aspettare. Se domani si arriva all’accordo tra Piccoli e Botturi, l’annuncio dell’allenatore potrebbe arrivare molto presto. Anche perchè c’è una squadra da ricostruire.