Calcio Serie C – Mister degli Allievi e osservatore: il Mantova riabbraccia Ciccio Graziani

Gabriele
Gabriele "Ciccio" Graziani

MANTOVA Per una bandiera che se n’è andata, una che ritorna. Il Mantova ha congedato  Cristian Altinier, ma riabbraccia  Gabriele Graziani, il bomber biancorosso per eccellenza (83 gol, più di chiunque altro). Ciccio, da sempre amatissimo dai tifosi mantovani, allenerà gli Allievi. Non solo: ricoprirà anche la carica di osservatore tecnico per la parte sportiva. Insomma un rientro in grande stile, in quel Mantova dal quale si era dovuto suo malgrado separare nel 2017, all’indomani dell’inutile salvezza conquistata come allenatore (inutile perchè vanificata dal fallimento della società). Grande soddisfazione ha espresso il presidente  Ettore Masiello: «Sono felicissimo che un uomo come Ciccio, che tanto ha dato al Mantova negli anni scorsi, abbia accettato la nostra proposta, tornando a far parte di questa grande famiglia».
La storia di Ciccio, cresciuto calcisticamente nel Torino, è indissolubilmente legata al Mantova dove sbarca nel febbraio del 2000 dalla Maceratese. Ed è proprio in biancorosso che esplode, aumentando di anno in anno il bottino di gol e diventando, per generosità e attaccamento alla maglia, uno degli idoli della curva (e non solo). A livello realizzativo la sua stagione migliore è quella della promozione in C1 (17 gol). Con il Mantova arriva fino in Serie B, dove gioca due stagioni; per il Mantova rifiuta offerte irrinunciabili dalla concorrenza. L’idillio si spezza una prima volta nell’estate 2007, quando viene messo sul mercato e passa alla Cremonese, per poi vestire le maglie di Bassano e Sambonifacese.
Il primo grande ritorno va in scena nell’estate 2010, dopo il fallimento  Lori: con  Bellodi e  Spinale, è uno dei tre senatori da cui riparte l’Acm. Ciccio non segna più come un tempo, ma la sua presenza nello spogliatoio si sente eccome. Da copertina resta la rete in rovesciata al Castelnuovosandrà nella partita che vale la promozione in Lega Pro. Lascia una seconda volta il Mantova nel 2012 per chiudere la carriera da calciatore alla Castellana.
Appese le scarpe al chiodo, torna di nuovo a casa: nel 2013 entra nel settore giovanile biancorosso, allena con successo gli Allievi fino a diventare il vice di  Javorcic e poi di  Prina in prima squadra. L’esonero di quest’ultimo, nel novembre 2016, gli consegna le chiavi di allenatore: centra l’obiettivo salvezza, ma la società fallisce per l’ennesima volta e il nuovo corso prevede altre facce. Le successive esperienze da allenatore, nella Correggese e nella Governolese, lo coinvolgono ma forse non lo appagano del tutto. Perchè il suo cuore ha sempre battuto per il Mantova. E da oggi è tornato a battere più forte.