Ciclismo – Affini: “Pronto per una finale di stagione speciale”

Edo

MANTOVA Si è chiusa con sensazioni positive e con il morale alto l’avventura al Renewi Tour di Edoardo Affini, portacolori della Visma Lease a Bike. Il corridore di Buscoldo ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma, rivelandosi ancora una volta pedina preziosa per il suo capitano Olav Kooij, ma senza rinunciare a cercare spazio personale nelle fughe più significative. Cinque tappe intense, rese ancora più dure dalle condizioni climatiche tipiche del Belgio, che hanno offerto al pubblico spettacolo e battaglia sin dal primo giorno. Per Affini, oltre al lavoro di squadra impeccabile, c’è stata anche la possibilità di mettersi in mostra, dando ulteriore valore a una stagione già ricca di soddisfazioni e pronta a vivere un finale speciale, dentro e fuori dalle corse.
Edoardo, che bilancio fai del Renewi Tour appena concluso?
«È stata una bella esperienza. Sia come squadra che a livello personale, ci possiamo ritenere soddisfatti. Abbiamo corso con la solita determinazione, ottenendo buoni risultati collettivi e mantenendo alto il livello della nostra prestazione».
Cinque tappe soltanto, ma con percorsi impegnativi e un clima particolare: quanto è stata dura rispetto a Giro e Tour?
«Nonostante la brevità, è stata una corsa molto esigente. I tracciati presentavano insidie tecniche e il meteo del Belgio ha inciso parecchio, rendendo ogni giornata difficile da gestire. Inoltre, tutti i corridori hanno affrontato la prova con l’obiettivo di mettersi in evidenza, per cui il ritmo è stato costantemente elevato. Ho provato più volte ad andare in fuga, ma il gruppo non ha mai concesso spazio e il copione non è cambiato».
Prima del Renewi Tour hai vinto una corsa in Olanda. Che valore dai a quella affermazione?
«È stato bello, ma si trattava di un criterium serale, quindi un contesto più votato allo spettacolo che alla competizione pura. Rimane comunque una soddisfazione personale, soprattutto perché la vittoria restituisce sempre motivazioni ed energie positive».
Il tuo calendario è stato rivisto dopo il Tour de France o sei rimasto fedele al programma iniziale?
«In realtà non ci sono stati stravolgimenti. Il Renewi Tour e la corsa a tappe in Germania erano già previste nei miei impegni stagionali. In altri casi ho corso per sostituire un compagno fermato da problemi fisici, ma fa parte del gioco e del nostro lavoro di squadra. La flessibilità è fondamentale».
Ora ti aspetta una parentesi speciale fuori dal ciclismo: ma prima di diventare papà quali corse affronterai ancora?
«Da martedì prossimo e fino a domenica 7 settembre sarò impegnato al Tour of Britain, un’altra gara a tappe molto interessante. Successivamente prenderò parte a due classiche. Poi arriverà finalmente il momento di staccare la spina, dedicarmi alla mia compagna e vivere con lei la nascita della nostra bambina».
Un sorriso accompagna le sue parole: segno che, al di là delle fatiche e dei successi sulle strade di tutta Europa, per Edoardo Affini il traguardo più importante è ormai dietro l’angolo, quello di diventare papà.