Mantova Non è un buon momento per il Gabbiano FarmaMed. A Sarroch, nell’ultima di andata del Girone Bianco, Gola e compagni sono inciampati nella seconda sconfitta di fila, dopo aver perso l’imbattibilità in casa con Belluno. Dal primo posto sono scesi al quarto, ma si sono qualificati per la Coppa Italia di A3. Giocheranno a San Donà, martedì 7 gennaio, con fischio d’inizio alle ore 20.30. Della partita in Sardegna e in generale del momento che sta vivendo la squadra parla coach Simone Serafini. Il tecnico romano è partito dalla sconfitta con Sarroch e ha visto il bicchiere mezzo pieno: «Della partita sono molto contento perché ho visto una squadra con la “S” maiuscola, che ha lottato contro le difficoltà e un avversario in recupero, allestito per l’alta classifica. Il rammarico c’è per il risultato, ma non per la prestazione. Catellani ha ben rimpiazzato Depalma, nonostante finora avesse giocato poco, ma non avevo dubbi. Dopo una prestazione buona è mancato un po’ l’acuto, specialmente nel secondo set, come ci è riuscito invece in altre partite. Ma buona la reazione nel terzo e positiva la nostra gara nella prima parte del quarto. Un giorno i risultati vengono, altri giorni no, ma la prestazione c’è stata». Serafini non è dunque preoccupato: «Lo sarei se vedessi una squadra che a livello d’impegno o di atteggiamento in campo mi avesse mostrato segnali negativi. Non è così. Abbiamo un gruppo rinnovato e giovane e vanno messi in preventivo alti e bassi di rendimento, come è successo. Gli episodi non ci hanno premiato in Sardegna, ma questo non mi crea preoccupazione. Così come non mi esalto quando vinco, non mi abbatto per una sconfitta arrivata in questo modo. I ragazzi hanno dato tutto e partiamo da qui». Domenica trasferta a Brugherio per l’ultima sfida del 2024… «Una gara non facile, in cui dovremo fare punti, ma non è scontato contro una squadra che lotta, seppure giovane e più incostante della nostra. Non serve fare grandi rivoluzioni dopo aver finito l’andata al quarto posto. Siamo tutti lì, la graduatoria corta può cambiare spesso. Non guardo alla classifica dove i primi otto vanno avanti, e arrivare primi nella stagione regolare non è decisivo. Dobbiamo star bene nei momenti che contano e dopo la Coppa Italia bisogna arrivare a marzo con più punti possibili e nelle migliori condizioni di forma. Per la Coppa ci siamo qualificati per due anni consecutivi. A San Donà ci andremo con grande umiltà e rispetto verso i campioni d’inverno, ma anche la consapevolezza nei nostri mezzi. Questo deve essere motivo d’orgoglio».
Sergio Martini