Rugby serie A Elite – Gamboa: “Viadana, una stagione super. E ora giochiamoci lo scudetto”

Ulises Gamboa
Ulises Gamboa

Viadana    Il conto alla rovescia è quasi terminato: siamo a meno 1 dalla finale scudetto in  programma domani pomeriggio allo stadio Lanfranchi di Parma (ore 17.30, arbitro Vedovelli di Sondrio). Rugby Viadana e Petrarca Padova sono pronte a incrociare le armi sul campo in cui l’anno scorso a prevalere fu Rovigo, proprio sui tuttineri di Andrea Marcato e dell’ex giallonero  Victor Jimenez. Un’attesa da parte del Viadana di ben 14 anni dall’ultima finale (persa), e ovviamente questa volta sogna di poter conquistare il tricolore. Come successe nel 2002 alla truppa di coach Franco Bernini per il primo e unico titolo. Arrivare fino a Parma è stato un risultato inaspettato ai più, al termine di una stagione da incorniciare: la regular season conclusa al primo posto a 61 punti frutto di 13 vittorie, un pareggio e due sconfitte. Una rosa giovanissima con una media di età di poco più di 25 anni e uno staff alla prima stagione, con un altrettanto giovanissimo Gilberto Pavan a guidarlo. «Questa è una gara che  tutti vogliamo giocare – afferma il gm Ulises Gamboa –  Per quanto ci riguarda è un bellissimo evento e un momento da ricordare. In questi anni il club ha lavorato duramente e  ha creato tanto. Così come i giocatori:  tutti  giunti a questo punto vogliono scendere in campo per questa partita.  Per noi direi che è il giusto premio per il lavoro svolto. Forse si chiude anche un ciclo per riaprirne un altro.  La finale è un grosso traguardo per tutto l’ambiente, la società, i giocatori,  lo staff tecnico e i tifosi». Nella finale al “Lanfranchi”  in partenza non c’è una squadra favorita… «Esatto –  conclude Gamboa – Si troveranno di fronte   due ottime formazioni che sanno giocare e difendere al massimo. E tutti gli atleti che andranno a referto, sia i quindici di  partenza sia quelli  in  panchina, saranno utili alla causa. Chi vince? Difficile dirlo ora. Chi sbaglia di meno. Ma  si cercherà allo stesso tempo   di poter sviluppare il proprio gioco. In una gara secca, si sa, che tutto può succedere e ogni episodio può essere l’ago della bilancia per conquistare il tricolore».