Rugby Serie A Elite – Questo Viadana fa sognare: ”La macchina non è perfetta, ma ha performato al meglio”

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Viadana Il Rugby Viadana si è preso il titolo di campione d’inverno grazie al successo nel derby del Po contro il Colorno. Primo al termine del girone d’andata: non succedeva da una vita. «Dal punto di vista sportivo, meglio di così non si poteva fare – afferma il presidente Giulio Arletti -. Siamo una bella sorpresa, ma il campionato è ancora lungo e competitivo. Essere primi dà fiducia e morale, vogliamo continuare su questa strada. Mi aspetto un girone di ritorno tosto e combattuto, di conseguenza dovremo migliorare dal punto di vista del gioco, cercando maggiore continuità». Il segreto di una macchina quasi perfetta risiede in un “piccolo” particolare. «Il lavoro – dice secco il presidente -. Disponiamo di uno staff numeroso, composto da singole professionalità che si sono ben amalgamate tra di loro. Siamo una grande famiglia in cui i ragazzi vengono ascoltati e possono confrontarsi tra di loro e con i coach. Il gruppo ha raggiunto un’ottima intesa, tutti stanno facendo molto bene».
«Il sogno – prosegue Arletti parlando degli obiettivi – è quello di arrivare il più in alto possibile. Ma nel rugby non funziona come nel motorsport dove basta prendere un ingegnere o una persona esperta per vincere. Qui serve cervello, cuore e fattore campo; quest’ultima cosa, se devo essere sincero, per il ritorno mi preoccupa visto che giocheremo solo tre gare in casa (tra cui la prima, il 7 gennaio, col Petrarca, ndr). Non siamo una macchina perfetta, ma che ha performato bene e che può dare ancora di più. In tal senso i giovani sono importantissimi, per questo stiamo cercando di rendere lo Zaffanella un luogo di aggregazione e ritrovo. Vogliamo abbassare i costi di gestione dello stadio, aumentando gli spazi dove poter trascorrere la giornata. L’idea è quella di creare diverse attività e spazi dove studiare e stare insieme, riducendo al minimo il pericolo di crescere in mezzo alla strada». «Il nostro sport – conclude il presidente – è uno spettacolo se visto e approcciato nel modo giusto. Ai ragazzi chiedo di continuare su questa strada, quella del sacrificio. Sono dei giovani di 20 anni, ma con la testa sulle spalle, grandi professionisti e atleti. L’impegno che ci mettono durante la settimana viene ripagato dai risultati in campo. Sono ragazzi esemplari e dotati di grande umanità. Si comportano bene anche fuori dal campo, cosa che al giorno d’oggi non è affatto scontata, e di questo sono veramente orgoglioso».