VIADANA Il Top 10 si ferma per due settimane dopo le prime quattro giornate e per il Rugby Viadana il bilancio è di tre vittorie, contro Rovigo, Cus Torino e Mogliano Veneto, e la sconfitta rimediata sabato scorso a Piacenza contro la Sitav Lyons. In casa giallonera c’è malcontento per alcuni episodi che hanno condizionato il match del Beltrametti, in particolare la gestione dei cartellini e l’espulsione di capitan Paolucci al 32’ del primo tempo. E si punta il dito sul Tmo. «A cosa serve se è mal utilizzato?» si era chiesto a caldo il presidente Giulio Arletti. «Chi era preposto al Tmo non ha capito l’azione di Paolucci» ha rincarato la dose il gm Ulises Gamboa.
«Ero impegnato in una maul – racconta il terza linea Samuele Locatelli – non ho visto l’episodio incriminato. A parità di forze avremmo potuto vincere, ma è inutile recriminare, il risultato non cambierebbe. I tanti cartellini? Per quanto riguarda la disciplina, l’allenatore ci ha chiesto maggiore attenzione, ma in campo ci andiamo noi giocatori e dobbiamo metterci del nostro».
La gara con Piacenza ad ogni modo è andata in archivio e la sosta giunge propizia in casa Viadana per tirare il fiato dopo le quattro partite iniziali del campionato, per cercare di recuperare i tanti giocatori acciaccati e per preparare nei minimi particolari il derby del 13 novembre contro il Calvisano allo Zaffanella. La squadra bresciana degli ex Bronzini, Ceciliani, Sassi, Boschetti, Massari, Schiavon e del mantovano Brugnara ha solo 8 punti e domenica ha perso nettamente a Rovigo. «Abbiamo molti giocatori infortunati – osserva Locatelli – la sosta capita a puntino per recuperare qualcuno. La nostra rosa comunque è ampia e i sostituti sono all’altezza dei titolari. Abbiamo un paio di settimane per preparare il match col Calvisano, un derby che nessuna delle due squadre vorrà perdere. Per quanto ci riguarda, con tre vittorie e una sconfitta siamo in linea con gli obiettivi iniziali, ma è un peccato aver mancato la quarta di fila a Piacenza e aver perso il primato in classifica. E’ andata così, non pensiamoci più».