Guidizzolo La Coppa Italia open di tamburello è giunta al suo atto conclusivo. Stasera, infatti, va in scena la finalissima della serie A maschile sullo sferisterio di Guidizzolo (ore 21), laddove tutto ha avuto inizio lo scorso 6 agosto con la cerimonia d’apertura. E ancora una volta a contendersi il trofeo saranno Castellaro e Cavaion, di fronte nell’ultimo atto della rassegna per il sesto anno consecutivo. Bilancio in parità nell’albo d’oro – tre vittorie a testa – ma negli scontri diretti è in vantaggio 3-2 la squadra veronese, che ha vinto le due ultime edizioni disputate in terra mantovana. Impossibile fare un pronostico, l’unica certezza è che sarà un match combattuto ed equilibrato, come del resto ci insegna la storia delle sfide tra queste due squadre.
L’epilogo migliore per la rassegna 2019, che chiude il trittico delle finali di Coppa Italia disputate a Mantova, che hanno raccolto unanimi consensi. Non a caso, il presidente del Cavriana Tamburello, Oscar Tondini, referente a livello nazionale per le squadre di serie A, in varie occasioni ha stimolato i dirigenti delle società delle altre città a prendere spunto da questa esperienza per allestire le prossime edizioni delle finali di Coppa.
«Pensiamo – spiegano dal comitato organizzatore che ha coinvolto i dirigenti del Virtus Guidizzolo, del Cavriana e del Castellaro – di aver predisposto sin dal 2017 una macchina organizzativa impeccabile, che ha lavorato senza lesinare energie e puntando ad ottenere sempre il massimo dei risultati. Anche quest’anno l’interesse riscontrato tra gli appassionati e gli sportivi nei confronti della manifestazione ha raggiunto livelli considerevoli».
«La sfida conclusiva – segnalano i componenti del comitato organizzatore – in programma questa sera a Guidizzolo, si terrà su uno dei campi di gioco tra i più qualificati anche a livello nazionale, sia sul piano strutturale che su quello coreografico. Questo grazie all’impegno dei soci e dei volontari della Virtus».
E per il terzo anno qui a Mantova, sesto consecutivo, la finale della massima serie avrà come protagoniste le formazioni di Castellaro e Cavaion. «Certamente era il pronostico più facile da fare. Ma il Solferino, per la qualità del gioco espresso, ha dimostrato di avere le carte in regola per giocarsi la finalissima. E anche ai giovani dell’Arcene va rivolto un applauso per quello che hanno fatto vedere. Adesso, però, chiudiamo in bellezza con la sfida tra Castellaro e Cavaion. E, come si dice in questi casi, vinca il migliore».