Tennis tavolo A1 f – Domenica parte il campionato della Brunetti. Stefanova: “Sono la chioccia, ma non smetto di imparare”

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Castel Goffredo Nel weekend parte il massimo campionato femminile di tennis tavolo e inizia anche la “seconda” vita di Nikoleta Stefanova con la Brunetti Castel Goffredo, che affronterà domenica in trasferta la Ciatt Prato. Manco a farlo apposta, è proprio l’ex squadra della 39enne fuoriclasse italo- bulgara, che scherza sui ritorni e guarda dritta al futuro. «Sono felicissima di essere di nuovo a Castel Goffredo – dice la pluricampionessa -. Quando ho firmato il contratto ero contenta ed emozionata di tornare a casa. L’inizio della stagione sembrava così lontano e invece ora ci siamo. Mi sento bene e sono carica per questo avvio. Arrivo dalla bella avventura agli Europei a squadra (l’Italia si è brillantemente piazzata tra le prime 8, ndr), ho giocato bene e sono riuscita a battere ragazze fortissime». Nikoleta ha le idee ben chiare sugli obiettivi stagionali. «Vogliamo lo scudetto – risponde prontamente – sono fiduciosa perché ho trovato una bellissima sintonia di squadra e delle ragazze davvero speciali, forti ed umili. Nonostante sia la più “vecchiotta”, ho sempre qualcosa da imparare e questo è il bello della vita. Affronto questa esperienza con maggior consapevolezza, esperienza e testa. Mi aspetto di vivere un anno da protagoniste, non solo per la lotta allo scudetto. Ogni partita sarà importante per confermare il nostro valore». Il feeling con le compagne è scattato subito: «Con Nicole (Arlia, ndr) c’è un rapporto bellissimo. Ma anche con le altre non è da meno, ho avuto modo di conoscerle meglio in Nazionale, anche se avversarie. Avere compagne forti e di prestigio è confortante perché la prima cosa che fa la differenza in questo sport, è la persona in sé. Sento che c’è empatia tra di noi, nonostante la giovane età di alcune di loro».
Nikoleta è pronta a proteggere e spronare le nuove amiche. «Mi sento come una mamma chioccia – dice – Castel Goffredo è casa mia, l’umiltà è sempre la regola numero uno. Entrerò in punta di piedi e cercherò sia di apprendere che insegnare perché tutti possono imparare, per questo non ci sono limiti di età». Il biglietto da visita, del resto, parla da solo. «Ho vinto 10 scudetti e 2 Coppe Campioni – ricorda – 11 campionati italiani in singolare e 18 in doppio. Ho partecipato a due Olimpiadi, vinto un oro e due bronzi europei a squadre, due argenti e due bronzi nel doppio femminile, un argento nel top 12 europeo. Ai Giochi del Mediterraneo ho vinto un oro nel 2009 a Pescara e un argento lo scorso anno in Algeria». Ma il ricordo più bello è anche il più fresco. «Agli ultimi Europei non ho vinto medaglie, ma sono soddisfatta e felice – assicura Niko -. L’oro a squadre del 2003 sarà sempre nel mio cuore, ma questa avventura in nazionale è arrivata in un momento di maggiore consapevolezza. Solo le persone vicine a me sanno i sacrifici che ho fatto. Del resto la famiglia è fondamentale e quando hai vicino delle persone che vivono con te questa vita complicata, tutto diventa più semplice».