Castel Goffredo Grande prestazione di Nicole Arlia nel successo sabato per 4-1 della Brunetti sul Südtirol. Per lei – ricordiamo che ha 17 anni – due punti decisivi: sconfitta prima Debora Vivarelli 3-1, poi Szandra Pergel 3-0 e ventesimo scudetto di fila per Castel Goffredo. Ora è con la Nazionale per preparare i Mondiali in Sudafrica (da domani al 25), ma la gioia per la vittoria tricolore è ancora tanta. «Sia l’andata che il ritorno, sono state partite complicate – afferma la giovane promessa azzurra – Complimenti alle avversarie perché sono state brave a metterci in difficoltà. All’andata non ho giocato bene e non ho espresso il mio massimo, ma comunque sono riuscita a portarmi a casa un punto decisivo per la vittoria. Per quanto riguarda il ritorno, siamo state brave a chiuderla molto prima del previsto; ho fatto due punti e per questo sono molto felice per come ho giocato e per aver fatto vincere la società».
Che stagione è stata?
«E’ stata un’annata abbastanza difficile con alti e bassi; all’inizio è stata tosta perché giocavo male ed ero giù di morale. Non ero felice quando giocavo perché non riuscivo ad esprimermi al meglio, poi le piccole vittorie tra club e Nazionale e i consigli degli allenatori mi hanno aiutata a ritrovare me stessa. Sono riuscita a conquistare anche un bronzo agli Europei U21, quindi direi che mi sono ripresa alla grande. Vorrei giocare sempre così, ma so che non è possibile, però nel caso dovesse ricapitarmi una situazione difficile come quella di quest’anno, sarò pronta».
Il rapporto con le tue compagne?
«Durante l’anno abbiamo avuto varie difficoltà. Alle nuove ragazze serviva tempo per ambientarsi, compresa me stessa. Però verso la fine della stagione siamo state molto brave e determinate e questo ci ha portate a vincere lo scudetto. Ho un rapporto stretto con tutte loro, soprattutto con Bernadette Szocs. Questo legame ci aiuta ad esprimerci al meglio e a supportarci l’un l’altra, anche al di fuori del contesto sportivo. Questa amicizia è molto importante, perché è tutto bello e vero».
Come ti sei avvicinata al tennis tavolo?
«E’ una passione nata quando ero piccola. Alle elementari ci portavano a giocare a tennis tavolo durante l’ora di educazione fisica e questo mi ha fatto avvicinare alla racchetta con la pallina; ad essere sincera, è stato l’unico sport che mi ha colpita e poi tra vittorie e passioni sono arrivata a questi livelli».
Che obiettivo ti sei prefissata?
«Per prima cosa adesso voglio dare il massimo ai Mondiali. Vorrei anche conquistare altre medaglie agli Europei ed infine, il mio vero sogno è quello di poter partecipare alle Olimpiadi. So che è un passo molto grande e ora non ci penso, ma chissà in futuro…».
Samuele Elisse