Open Festival popola le piazze del centro

MANTOVA Giorno di inizio per Open Festival, la rassegna di teatro urbano e nuovo circo che quest’anno è proprio aperta a tutti, con spettacoli nelle piazze e nelle vie della città, dove partono in diversi orari le performance degli strabilianti artisti che prendono parte alla manifestazione. Se alla base di ciascuna rappresentazione c’è sempre il senso del gioco e del surreale, con il coinvolgimento del pubblico nei numeri e riferimenti scherzosi tra i protagonisti delle esibizioni, risulta evidente la tecnica e la grande professionalità di ciascun partecipante alla kermesse. Tra le tante proposte di ieri quella di Zaperoco Circus, duo di artisti in scena con Land Ahoy in piazza Mantegna, spettacolo che fonde momenti di commedia e strepitosi spazi acrobatici. Lo show si apre con una parte più semplice a livello di impegno fisico, legata al divertimento e alla partecipazione degli spettatori. La difficoltà aumenta poco a poco, con le peripezie aree dei due atleti, in tenuta marinara. È sempre singolare notare come i compagni ideali di questi percorsi siano i bambini, che con coraggio e fiducia diventano partner e protagonisti insieme agli interpreti ufficiali degli eventi, seguendo tutti i loro suggerimenti con grazia. Gran finale con funambolismi estremi, questa volta senza i più piccoli in campo. E scroscio di applausi.
Ancora in piazza Mantegna Adrian Kaye Show, tra pantomima, gag e improvvisazione: un copione che cambia di volta in volta, in base al pubblico a chi si trova a passare per strada durante l’esibizione. Kaye, infatti, si mette a dirigere il traffico o a dare il via a una gara di bici, corteggia in modo bizzarro le passanti o cerca di far saltare attraverso un cerchio il cane di qualcuno nei paraggi. E i bambini fanno a gare per affiancarlo nelle sue trovate, che da assurdi numeri di magia diventano siparietti comici, grazie alla collaborazione di tutti. I commenti si susseguono senza posa, poiché l’umorismo che emerge dallo spettacolo è corrosivo, cinico alla maniera british, con tanto di possibile presa in giro di qualcuno dei presenti e con accenti ironici e spiazzanti, ricordando certe geniali parodie stile Mondaini – Vianello, che oggi sarebbero sicuramente considerate scorrette, ma che per fortuna ancora circolano. Tifo da stadio finale.
Open Festival è organizzato da Fondazione Umberto Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, con il contributo del Comune di Mantova, del Fus e Fondazione Palazzo Te.
Altri luoghi del festival, che contribuisce anche a un nuovo modo di vivere il contesto urbano, sono Loggia del Grano, Piazza L.B. Alberti e Palazzo Te.
Gli appuntamenti proseguono dal pomeriggio alla tarda serata anche oggi e domani. Informazioni su mantovateatro.it.