MANTOVA Fra le città che orbitano nella cosiddetta “regione del Garda”, Mantova è collocata al 23° posto. Al 21° Brescia. Questo si evince dal sito internet https://gardalombardia.com/it, nel quale si sviluppa la promozione delle singole perle benacensi e delle città satellite, con la finalità dichiarata di sviluppare un turismo d’area.
Ma è proprio sulle risultanze di tale promozione che si innescano le mine dialettiche del capogruppo leghista in consiglio comunale Andrea Gorgati. Come dire: tanti sforzi da parte dell’amministrazione locale, per poi raccogliere ben poco.
Parliamo un po’ del turismo che a Mantova serve come l’aria. Per tale scopo stanziamo soldi e paghiamo consulenti.
Da tempo si dice di intercettare i flussi del Lago di Garda e quindi vediamo come può essere vissuta la nostra Città da un qualsiasi soggetto che si trova in zona.
«Intanto – commenta Gorgati – c’è un sito dedicato al lago di Garda Lombardia dove si può scorrere fino al punto 27 e trovare la nostra Mantova. Clicchiamo e veniamo proiettati su una pagina dedicata a questo “scrigno del Rinascimento”, e dove c’è un nuovo link per un “portale turistico”. Finalmente si apre la pagina, e appare un enorme panettone che altro non è che la Rotonda di San Lorenzo a Natale. La notizia successiva è quella della riapertura dello Spazio Te il 17 Giugno. Del 2022? No, del 2020».
Insomma, anche questo sito non viene aggiornato ormai da anni. «Quindi – aggiunge Gorgati –, se va bene questo sito per incrementare e informare i turisti diretti a Mantova è fermo a tre anni fa. Va bene che la nostra è una città che sta morendo ma, cavolo, aggiornate questo portale e parlate di meno». Dettagli, si dirà, ma gli sforzi dell’amministrazione per intercettare il turismo gardesano hanno comportato uno sforzo costante. Per il consigliere di minoranza è chiaro il messaggio: non basta pagare tecnici e progetti sul nascere. Poi bisogna anche seguirli.