Mantova Il calcio come metafora della vita? A volte è così e quello che ha riservato il destino al Mantova, nel primo mese di campionato, sembra confermare questa teoria. Subito Mantova-Padova e poi, il 24 settembre, Mantova-Albinoleffe. Due gare che hanno segnato la storia biancorossa nel recente passato.
Prima c’è dunque la sfida contro la squadra che ha relegato il Mantova ai playout e poi la partita contro quella che ha condannato i virgiliani alla Serie D. E ancora non ci si crede dalle parti di viale Te, anche se l’annuncio del calendario è stato vissuto serenamente, senza troppi ragionamenti tecnici. Piuttosto sì, come si diceva all’inizio, è un debutto che fa pensare a come la storia possa ripetersi in modo repentino, quasi a concedere una seconda possibilità per rimediare a qualcosa che precedentemente era andato storto.
E’ senza dubbio il caso di Mantova-Padova, prima gara di campionato, in programma il prossimo 3 settembre in un “Martelli” che tornerà a vibrare. Sensazioni che ora possiamo soltanto immaginare, ma che faranno agitare i cuori biancorossi a breve. «L’aspetto positivo – ha commentato il dt Christian Botturi – è proprio questo. Debuttare in campionato davanti ai propri tifosi in una partita del genere è importante». Detto ciò, Botturi avverte tutti: «Dopo la stagione dell’anno scorso, nella quale il Mantova è incappato nella retrocessione, non ci possiamo permettere di pensare contro chi dobbiamo giocare. Per noi gli avversari sono tutti importanti. Ricordiamoci – aggiunge Botturi – che fino a poco tempo fa si parlava di Serie D, ci si chiedeva se dovessimo giocare con il Breno o con la Correggese». Al di là di tutto, però, un inizio del genere è davvero incredibile. «Effettivamente fa sorridere. Sfidiamo subito la squadra che ci ha mandato ai playout e che vuole vincere il campionato e poi andremo a chiudere il mese con la squadra che ci ha spedito in D. In mezzo altre gare da tripla. Una partenza pirotecnica, ma una vale l’altra».
«Del calendario mi interessava in modo particolare il primo mese – dice ancora Botturi – per come si comincia e per come si finisce, ci sono arrivati due messaggi del destino. Ma visto che credo molto nel karma, l’idea di affrontare il Padova all’inizio e l’Albinoleffe a fine settembre, mi piace. Detto questo – conclude – testa bassa e pedalare forte». Per come sta gestendo il lavoro mister Possanzini, è certo che i biancorossi arriveranno all’appuntamento del 3 settembre carichi a molla e con il coltello tra i denti.